Gli Houston Rockets eguagliano il loro record stagionale di vittorie consecutive, portandosi a 14 successi di fila. I texani, infatti, si impongono senza particolari patemi d’animo allo Staples Center al cospetto dei Los Angeles Clippers, battendo la squadra di Doc Rivers per 105-92, dopo che quest’ultima aveva avuto la meglio in tutte e due le precedenti sfide disputate nel corso di questa regular season. Gli uomini di Mike D’Antoni rispondono al meglio ai Golden State Warriors, vincitori in casa dei Washington Wizards, e si tengono stretti il primo posto ad Ovest, mentre i losangelini non sfruttano una buona occasione per tenere distanti i Denver Nuggets da quell’ottavo posto che vale l’approdo ai playoff. Sugli scudi James Harden, Clint Capela ed Eric Gordon, mentre Chris Paul appare sottotono. Sul fronte opposto, non bastano Tobias Harris e l’ex di turno Montrezl Harrell, con Austin Rivers che finisce dietro la lavagna.

HOUSTON ROCKETS

 

CHRIS PAUL: 5,5

Gioca per la seconda volta allo Staples Center contro i Clippers con la maglia dei Rockets, ma non riesce a rendersi protagonista di una prestazione da incorniciare, mettendo a referto 8 punti, 4 rimbalzi, 8 assist, 2 palle recuperate e una stoppata, tirando con il 25% dal campo (3/12) e il 20% dalla lunga distanza (1/5).

JAMES HARDEN: 7,5

Ennesima prestazione da MVP per il Barba, che annienta i Clippers con 25 punti, 3 rimbalzi, 7 assist, 2 palle recuperate e una stoppata, tirando col 50% dal campo (7/14). Meno incisivo da dietro l’arco (3/10), ma nel complesso merita applausi, in particolar modo per il crossover con cui mette a sedere Wesley Johnson e segna una comoda tripla.

CLINT CAPELA: 7

Sempre più fondamentale la sua presenza per la squadra di D’Antoni. Torna in campo dopo aver saltato la sfida con gli Utah Jazz e si mette sin da subito in mostra, facendo registrare una sontuosa doppia doppia da 22 punti e 14 rimbalzi, cui abbina 2 palle recuperate. Molto preciso al tiro, sia dal campo (9/14) che dalla lunetta (4/4).

ERIC GORDON: 6,5

Il suo contributo in uscita dalla panchina risulta sempre prezioso. Non è particolarmente efficace al tiro (7/18), in particolar modo dalla lunga distanza (5/14), ma riesce comunque a mettere la sua firma sulla vittoria dei Rockets con ben 22 punti messi a segno, cui abbina una stoppata.

TREVOR ARIZA: 6

Altra prestazione più che positiva per il numero 1 dei texani, che si conferma un giocatore fondamentale su entrambi i lati del campo. Va ancora una volta in doppia cifra (11 punti), tirando col 50% sia dal campo (4/8) che da dietro l’arco (3/6) e mettendo a referto anche 3 rimbalzi, 2 assist e altrettante palle recuperate.

LOS ANGELES CLIPPERS

 

TOBIAS HARRIS: 6,5

L’ex Detroit Pistons si rivela ancora una volta un elemento importante per i suoi, siglando 24 punti con 9/16 al tiro e 3/6 da dietro l’arco. Oltre a ciò, fa registrare anche 4 rimbalzi, un assist e ben 3 palle recuperate, risultando uno dei migliori della formazione padrona di casa, nonché uno di quelli in grado di guidare con autorevolezza l’assalto ai playoff dei Clippers.

MILOS TEODOSIC: 6

Prestazione tutto sommato positiva per il playmaker serbo, che va in doppia cifra (13 punti), cattura 6 rimbalzi e serve 4 assist vincenti ai compagni, tirando col 50% sia dal campo (5/10) che da tre (3/6) e dando sempre l’impressione di poter costruire azioni pericolose per gli avversari.

MONTREZL HARRELL: 7

L’ex di turno è una delle rivelazioni della stagione dei Clippers. Al terzo appuntamento stagionale contro i Rockets, si conferma un giocatore versatile con tanti punti nelle mani, chiudendo con ben 22 punti, 4 rimbalzi, 2 assist, una palla recuperata e una stoppata, tirando con un più che positivo 9/14 dal campo (64,3%) e 4/6 ai tiri liberi (66,7%).

LOU WILLIAMS: 6

L’altro ex della serata, principale candidato al premio Sixth Man of the Year, non offre una delle sue prestazioni migliori, ma al contempo dimostra di essere una pedina fondamentale per la second unit dei suoi, facendo registrare 13 punti, un rimbalzo, 3 assist e una palla recuperata. Sul finire del primo quarto, inoltre, infila una tripla dall’elevatissimo coefficiente di difficoltà.

AUSTIN RIVERS: 5

Serata a dir poco deludente per la guardia titolare dei padroni di casa. Il figlio di coach Doc Rivers appare spento e poco lucido, totalizzando appena 6 punti, 3 rimbalzi e 4 assist, peraltro tirando con appena il 25% dal campo (3/12) e non mandando a bersaglio nemmeno una delle tre triple tentate.