Undicesima vittoria di fila per gli Houston Rockets (primi con la bellezza di 62 vittorie e sole 14 sconfitte, miglior record della lega), che battono al fotofinish i Phoenix Suns al Toyota Center per 104-103, grazie al buzzer beater da dietro l’arco da parte di Gerald Green, che evita la sconfitta i suoi sulla sirena del quarto periodo. Mike D’Antoni rilancia nel quintetto titolare James Harden, autore di un’altra prestazione degna di nota, e Clint Capela, conferma Trevor Ariza e P.J. Tucker e schiera per la prima volta da titolare Gerald Green. Jay Triano, dal canto suo, tiene ancora fuori Devin Booker: i Suns (ultimi con appena 19 vittorie e ben 58 sconfitte), del resto, non hanno più nulla da chiedere ad una regular season che volge ormai verso il termine: particolarmente positive le prove offerte dal rookie Josh Jackson e da Troy Daniels, che insieme mettono a referto ben 50 punti. Phoenix tira col 48,8% dal campo (41/84) e col 37,5% da tre (12/32), legittimando il netto vantaggio con cui si arriva alla pausa lunga (57-40 per gli ospiti), salvo poi rallentare nel secondo tempo, perso per 64-46 nonostante l’illusorio 103-101 firmato da Jackson a poco più di un 1” dal termine.

 

PHOENIX SUNS

 

TYLER ULIS: 6

Non particolarmente impeccabile al tiro da dietro l’arco (33,3% con 5/15), il playmaker classe ’96 si rende decisamente più incisivo dalla lunga distanza (42,8% con 3/7) e mette a referto una doppia doppia da 16 punti, 6 rimbalzi, 12 assist e una palla recuperata.

TROY DANIELS: 6,5

L’ex di turno offre una prova piuttosto positiva, facendo registrare 23 punti e 4 rimbalzi, tirando col 57,1% dal campo (8/14) e facendosi valere in particolar modo da dietro l’arco, con ben sette triple a bersaglio ed un ottimo 58,3% (7/12).

DRAGAN BENDER: 6

In appena 18′ sul parquet, il lungo croato classe ’97 trova il tempo di mettere a referto 7 punti, un rimbalzo, 2 assist e una stoppata, tirando con ottime percentuali sia dal campo (66,7% dal campo con 2/3, 50% dalla lunga distanza con 1/2 e 100% dalla lunetta con 2/2).

JOSH JACKSON: 7

La quarta scelta assoluta dello scorso Draft si fa valere con una prestazione più che autorevole. In virtù dell’assenza di Booker, risulta il miglior scorer dei suoi con 27 punti e mette a referto anche 6 rimbalzi, un assist e 2 palle recuperate, tirando col 54,2% dal campo (13/24).

MARQUESE CHRISS: 6,5

Il sophomore classe ’97 originario di Sacramento fa registrare una bella doppia doppia da 12 punti, 11 rimbalzi, 2 assist, una palla recuperata e 3 stoppate, tirando con un buon 54,5% dal campo (6/11), seppur fallendo tutti e tre i tiri tentati da dietro l’arco.

 

HOUSTON ROCKETS

 

JAMES HARDEN: 7,5

Nonostante la scarsa efficienza al tiro da dietro l’arco (appena il 12,5% con 1/8), il Barba tira con 8/21 dal campo (38,1%) e sfiora la tripla doppia, mettendo a referto 28 punti, 8 rimbalzi, 10 assist, 2 palle recuperate e una stoppata. Decisivo nei secondi finali con la tripla del momentaneo 101-101 che permette ai suoi di continuare a tenere testa ai Suns, per poi aggiudicarsi la vittoria.

GERALD GREEN: 7,5

Parte nel quintetto titolare per la prima volta da quando indossa la maglia degli Houston Rockets e, nonostante un avvio non particolarmente incoraggiante, ripaga alla grande la fiducia di D’Antoni, chiudendo la gara con 15 punti (35,7% dal campo con 5/14 e 36,4% con 4/11) e sigla la tripla della vittoria sulla sirena.

JOE JOHNSON: 6,5

Ottimo impatto in uscita dalla panchina per Iso Joe, che fa registrare 16 punti, 6 rimbalzi, 3 assist e una stoppata, disimpegnandosi alla grande anche come portatore di palla. Per lui, inoltre, un ottimo 50% al tiro sia dal campo (5/10) che da dietro l’arco (1/2).

P.J. TUCKER: 7

Prestazione di notevole spessore per l’ex di giornata (quattro anni e mezzo in quel di Phoenix per lui), che fa registrare 18 punti, 2 rimbalzi e altrettante palle recuperate con notevole precisione al tiro sia dal campo (66,7% con 6/9) che dalla lunga distanza (71,4% con 5/7). Determinante in entrambe le fasi di gioco.

CLINT CAPELA: 6

Torna titolare, pur senza riuscire a brillare ed a mettersi in evidenza più di tanto. Nonostante la consueta efficacia al tiro (42,8% con 3/7), il centro svizzero mette a referto appena 6 punti e 8 rimbalzi in poco più di mezzora. Da segnalare, però, anche 3 assist, altrettante stoppate e una palla recuperata.