Gara 1 a Cleveland dove si trovano di fronte due squadre che in una maniera o nell’altra hanno sorpreso i tanti e continuano a sorprenderci. 80-98 il finale e partita guidata da un Oladipo in formato MVP con una prestazione da 32 punti e un atteggiamento da vero leader. Indiana mantiene Cleveland sempre ben distante da un eventuale recupero grazie ad una solidità difensiva non indifferente. Cleveland può recriminare per un atteggiamento poco aggressivo: difesa assente e poche idee in attacco, se non Lebron in post basso alla ricerca dei tiratori all’arco. Si conclude 98-80: Cleveland può ancora farcela, ma se Indiana continua così, la qualificazione al prossimo turno non sarà così scontata.

 

INDIANA PACERS

COLLISON: 6

Il ragazzo gioca con intensità ed è spesso la seconda opzione dopo Oladipo.
Conclude Gara 1 con 6 punti, 5 rimbalzi e 6 assist ed un buon apporto sia in fase offensiva che fase difensiva.
Gioca in maniera ordinata come tutta la squadra e non delude.
Cinico e solido.

OLADIPO 9

Basterebbero i numeri per giustificare il voto ma è tutto ciò che ci sta attorno che rende la prestazione strepitosa.
Sempre in controllo della partita, freddo e chirurgicamente preciso.
In casa del Re detta legge ed i suoi 32 punti con un 57.9% al tiro, chiudo Gara1.
Il premio di Most Improved Player potrebbe essere stretto per il buon Victor.

STEPHENSON 6,5

Mezzo voto in meno per l’ennesima sciocchezza ( stavolta “solo” un fallo tecnico) su Lebron, ma per il resto partita solida per l’esuberante Lance.
Prestazione anche buona sotto il profilo realizzativo (12 punti in 17 minuti) e sempre presente in fase difensiva.
Potrebbe fare di più: ma da Lance Stephenson potremmo aspettarci di tutto.

YOUNG 7

Gara emblematica per l’ala forte di Indiana: Cleveland non gioca sicuramente la sua miglior partita e conclude con un +/- di +23 (migliore della squadra).
A rimbalzo viene spesso e volentieri superato da Love e anche in fase realizzativa non incide particolarmente.
Ma la sua fisicità e presenza sul parquet si fanno sentire, nonostante i “soli” 7 punti.

TURNER 7

Ottima prova anche del centro nativo del Texas, sopratutto in fase difensiva (come tutta la squadra del resto).
Oladipo è sicuramente il fulcro offensivo della squadra, ma sia post che con tiri dalla lunga distanza, il giovane centro sa giocarsi nel sue carte.
16 punti e 8 rimbalzi per condire un’ottima prestazione.

 

CLEVELAND CAVALIERS

HILL 5

Parte bene, molto bene, con 4 punti nei primi minuti.
Poi scompare sia per colpa sua che per Coach Tyronn Lue che ne riduce la sua presenza in campo, preferendogli Clarkson e JR Smith. Fase difensiva non pervenuta, ma da una veterano come lui ci si aspetta più applicazione ed attenzione.

JR SMITH 6,5

Con 15 punti, secondo miglior realizzatore della squadra dopo Lebron e probabilmente anche secondo miglior giocatore per prestazione.
Gara nella media per la guardia ex Kniks che rispecchia un po’ il gioco impostato dal mister: palla a Lebron e tutti negli angoli ad aspettare il tiro da 3 che poche volte sbaglia.
Quando riesce a prendere ritmo è ancora eccezionale, ma in fase difensiva poco, davvero troppo poco.

LEBRON JAMES 7,5

Il premio di MVP del match va sicuramente ad Oladipo, ma nell’altra squadra è James che prova a guidare la sua squadra a un’insperata vittoria.
E’ lui l’anima della squadra, quasi ogni azione viene diretta e gestita da lui.
Spesso lo si vede in post basso alla ricerca di uno dei suoi tiratori all’arco (alla lunga l’azione è abbastanza prevedibile) e si prende la squadra sulle spalle.
24/10/12 in 43 minuti, terzo posto nella classifica All Time di Assist nei Playoff dietro solo a Magic Johnson e John Stockton e altro record infranto. Piccola nota dolente, fase difensiva non pervenuta e atteggiamento a volte rinunciatario.
Il Re però è ancora vivo e mai come quest’anno, Cleveland ha un disperato bisogno di lui per arrivare alle Finals

KEVIN LOVE 4,5

Che ti succede Kevin Love? Partita decisamente apatica dell’ala grande dei Cavs: prende si 17 rimbalzi ma in fatto a tiri presi e leadership in campo nemmeno l’ombra.
Dopo l’estate 2017 sembra un giocatore ridimensionato e meno decisivo rispetto al passato: chiude con solo 9 punti ed un 37.5% dal campo troppo e davvero poco per il numero 0 dei Cavs.
Da quando Uncle Drew non c’è più, sembra ne abbia risentito pure Kevin.

LARRY NANCE JR 6

Potrebbe bastare solo questa frase: l’unico che prova a difendere.
La sua foga agonistica lo porta a fare diversi falli, ma lui ce la mette, eccome se ce la mette!
Mette 10 punti in 29 minuti, ma Lance è imprescindibile per i Cavs, semplicemente per la sua fisicità e cattiveria in fase difensiva.
Quando poi attacca il canestro è spesso preciso, continua così Nance!