La stagione da poco conclusasi non è stata propriamente da incorniciare per Kawhi Leonard, che ha saltato quasi tutta la regular season e non ha messo piede in campo nei playoff, ufficialmente a causa dell’infortunio che lo aveva messo ko nel corso di gara-1 delle Finali di Conference perse per 4-0 dai suoi San Antonio Spurs contro i futuri campioni dei Golden State Warriors nei playoff dell’anno scorso.

 

Il rapporto tra gli Speroni e la devastante ala piccola classe ‘91 sembravano essersi ormai rotti del tutto, a tal punto che nei mesi scorsi sono emerse numerose indiscrezioni che asserivano che Leonard avrebbe lasciato sicuramente la franchigia texana in estate, magari per tornare a casa, in quel di Los Angeles (sponda Lakers, presumibilmente).

 

Il numero 2 degli Spurs ha messo a referto medie di 16.2 punti, 4.7 rimbalzi, 2.3 assist, 2 palle recuperate e una stoppata per gara col 47% al tiro in 23,3 minuti a partita, totalizzando appena 9 presenze in regular season e saltando tutte e cinque le partite del primo turno dei playoff, perso per 4-1 al cospetto dei Golden State Warriors. 

 

Rispetto a qualche mese fa, quando Leonard sembrava ormai in procinto di cambiare squadra e ripartire da un nuovo progetto, però, le cose probabilmente potrebbero andare diversamente. Tra entrambe le parti, infatti, sembra essere tornato il sereno, ragion per cui non sarebbe affatto impossibile rivedere The Claw con la maglia di San Antonio il prossimo anno.

 

Gregg Popovich, del resto, non ha alcuna intenzione di liberarsi di un giocatore che ha permesso ai suoi, insieme a un nucleo ben assortito, di rimanere competitivi anche dopo l’addio di Tim Duncan: Leonard è uno dei protagonisti delle Finals vinte nel 2014 con un netto 4-1 ai danni dei Miami Heat di LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh, serie in cui si aggiudicò anche l’MVP delle Finali.

 

Proprio LBJ è accostato fortemente ai San Antonio Spurs, soprattutto in virtù della stima che lega il tre volte campione NBA e quattro volte MVP della regular season al coach degli Speroni Gregg Popovich, che vorrebbe fortemente allenare l’attuale numero 23 dei Cleveland Cavaliers. Una possibilità non certo remota e che, inoltre, rappresenterebbe un ulteriore motivo per convincere Leonard a restare in Texas.

 

Un’altra motivazione più che valida è che soltanto gli Spurs possono offrire a The Hand un’estensione contrattuale da 219 milioni di dollari totali: Kawhi Leonard, insomma, potrebbe presto riprendersi le chiavi del gioco dei San Antonio Spurs e tornare a competere per traguardi importanti, soprattutto nel caso in cui dovesse arrivare LeBron James, la cui decisione stravolgerà o quasi gli equilibri della lega.

 

I due formerebbero una coppia che, almeno sulla carta, ha tutto per trascinare i San Antonio Spurs e farli tornare ad essere una temibilissima contender. Leonard, inoltre, potrebbe essere il compagno di squadra ideale per James, essendo un abilissimo difensore pur non disdegnando affatto la fase offensiva. Con i due a bordo, affiancati da un supporting cast degno di nota, e Gregg Popovich al timone della nave, riusciranno gli Speroni a riportare il titolo all’ombra dell’Alamo dopo circa cinque anni.