Con LeBron James che pare ormai sempre più destinato a tuffarsi in una nuova avventura, i Cleveland Cavaliers si interrogano sul da farsi. Se The King dovesse salutare la franchigia dell’Ohio per la seconda volta nel corso della sua carriera, i Cavs ripartirebbero quasi sicuramente da zero.

 

Avendo già perso Kyrie Irving, passato ai Boston Celtics la scorsa estate, infatti, alla corte di Tyronn Lue resterebbe il solo Kevin Love, tra i protagonisti del titolo vinto nel 2016 proprio al fianco di The Uncle Drew e di James. Arrivato nel 2014 via trade dai Minnesota Timberwolves, Love ha ancora un anno di contratto con i Cavs, al termine del quale potrà esercitare la player option per un’ulteriore annata in quel di Cleveland.

 

Dopo aver disputato una prima stagione positiva con i Cavaliers, il classe ‘88 originario di Santa Monica è stato messo sotto contratto con un quinquennale da 113 milioni di dollari, rappresentando un punto fermo della squadra. Lo scorso anno, però, ha saltato ben 23 partite di regular season a causa di un infortunio alla mano, non riuscendo a prendere parte nemmeno all’All-Star Game e tornando giusto in tempo per i playoff.

 

Qualora i Cavaliers dovessero decidere di ripartire daccapo, non sarebbe affatto una sorpresa se decidessero di privarsi del lungo quasi 30enne per ottenere qualcosa in cambio, ad esempio una prima scelta al Draft, anche perché il numero 0 è al suo ultimo anno di contratto.

 

Love, dal canto suo, non sembra voler considerare l’ipotesi di lasciare Cleveland: “La notizia di un mio possibile addio è nell’aria da circa quattro anni, ma la verità è che sto bene qui. Ho sempre detto che ho voglia di vincere qui, a prescindere da cosa farà LeBron. È chiaro che mi piacerebbe giocare al suo fianco per tutto il resto della mia carriera, ma la decisione sul suo futuro spetta soltanto a lui”.

 

Pur avendo voglia di terminare il suo contratto con i Cleveland Cavaliers per poi valutare la scelta migliore per il proprio futuro, però, Love quasi sicuramente sarà messo sul mercato dalla franchigia dell’Ohio: una mossa difficile quella di rinunciare ad un giocatore del suo calibro, ma quasi necessaria se LeBron James dovesse partire verso altri lidi. 

 

Nella stagione da poco conclusasi, Love ha messo a referto 17.6 punti, 9.3 rimbalzi e 1.7 assist per gara col 46% al tiro e il 41,5% da dietro l’arco in 59 apparizioni in regular season, sfiorando la doppia doppia di media. In post season, invece, l’ex Timberwolves ha fatto registrare una doppia doppia di media, con 14.9 punti, 10.2 rimbalzi e 1.6 assist in 21 partite (gara-7 delle semifinali di Conference con i Boston Celtics saltata a causa di un infortunio alla testa riportato in gara-6), vedendo calare le proprie percentuali sia dal campo (39,2%) che dalla lunga distanza (34%).

 

Nonostante i vari problemi fisici che gli hanno spesso e volentieri impedito di esprimersi al meglio, dunque, Love è risultato l’unico giocatore ad andare in doppia cifra per media punti sia in regular season che ai playoff tra le fila della sua squadra, insieme ovviamente a LeBron James, dalla cui decisione dipenderà quasi sicuramente anche il futuro del suo fedele scudiero.