Tra le innumerevoli destinazioni possibili per LeBron James, non è da sottovalutare Boston, che rappresenterebbe la meta ideale per un fuoriclasse che punta a lottare per il titolo e a lasciare ancor di più il segno nella lega. Nel Massachusetts, The King ritroverebbe Kyrie Irving, con cui ha giocato dal 2014 al 2017 in quel di Cleveland, vincendo il titolo nel 2016 contro i Golden State Warriors in seguito ad una pazzesca rimonta da 3-1 a 4-3, mai avvenuta prima: James vinse l’MVP delle Finals, Irving fu uno dei protagonisti principali della vittoria, segnando la tripla decisiva nel finale di gara-7.

 

Il possibile ricongiungimento del tre volte campione NBA e quattro volte MVP con il playmaker classe ‘92 sarebbe a dir poco affascinante, ma al contempo appare un’ipotesi alquanto complicata, considerando che l’estate scorsa Irving chiese la cessione proprio per trasferirsi in una squadra in cui potesse essere il primo violino e liberarsi dell’ingombrante presenza di un campione del calibro di LeBron.

 

I Celtics non hanno abbastanza spazio salariale per potersi permettere di firmare LeBron James da free agent, avendo già a libro paga i pesanti contratti di Gordon Hayward, Al Horford e Kyrie Irving, ma potrebbe comunque ingaggiare il Re attraverso una sign and trade (LeBron dovrebbe rifirmare con i Cavs per poi essere scambiato, come fece il suo grande amico Chris Paul lo scorso anno con i Los Angeles Clippers), cedendo a Cleveland Marcus Smart (che dovrà essere prima rifirmato), Jaylen Brown, Terry Rozier e Marcus Morris. 

 

Uno scambio che avrebbe del clamoroso, anche perché difficilmente Boston deciderà di privarsi di ben quattro componenti principali del proprio nucleo, tra cui tre giovani talenti del calibro di Brown, Rozier e Smart e un affidabile Sesto uomo qual è Morris, ma per portare LeBron James alla corte di coach Brad Stevens, tra i candidati per il premio di Coach of the Year, e sbaragliare la folta concorrenza (Houston Rockets, Los Angeles Lakers, Philadelphia Sixers e San Antonio Spurs, tra le tante squadre interessate a lui) potrebbe essere un sacrificio tutt’altro che estremo.

 

Il ritorno della coppia James-Irving, unito alle permanenze di uomini chiave del progetto dei Celtics, tra cui Al Horford, Jayson Tatum e Gordon Hayward, potrebbero permettere a Boston di tornare a dominare la Eastern Conference e lottare per il titolo. In merito a un possibile approdo del suo ex compagno di squadra LBJ nel Massachusetts, Kyrie Irving non si è sbilanciato: “Ho imparato tanto e visto di tutto in questo business, per cui vedremo cosa accadrà e cosa deciderà il nostro front office. Non ho parlato con la società in merito al possibile arrivo di LeBron, saranno i management a decidere”.