DeMarcus Cousins sarà uno dei pezzi da novanta dell’ormai imminente free agency, con numerose squadre pronte a darsi battaglia per accaparrarsi quello che è considerato il miglior centro della lega. Reduce da un anno e mezzo ai New Orleans Pelicans, con cui ha chiuso anticipatamente la scorsa regular season in seguito alla rottura del tendine d’Achille riportata in una gara di regular season contro gli Houston Rockets sul finire dello scorso gennaio, Boogie sembra intenzionato a trasferirsi altrove.

 

Nonostante abbia giocato al suo fianco per pochissimo tempo, Cousins ha formato insieme ad Anthony Davis una coppia di lunghi devastanti: soprannominati le Twin Towers, i due hanno contribuito in maniera determinante alla risalita dei Pelicans, capaci di piazzarsi al sesto posto ad Ovest e di tornare a dire la loro in post season, in cui, seppur privi del numero 0, sono riusciti ad arrivare fino alle semifinali di Conference perse contro i campioni in carica nonché futuri vincitori dei Golden State Warriors (4-1), asfaltando con uno sweep i Portland Trail Blazers al primo turno.

 

Se The Brow resterà quasi sicuramente ancora a lungo a New Orleans, lo stesso non si può dire del possente centro classe ‘90, destinato ad accordarsi con un’altra squadra. Tra le innumerevoli possibili destinazioni per l’ex Sacramento Kings rientrano i Dallas Mavericks e i Chicago Bulls, due franchigie in piena ricostruzione e che avrebbero disperatamente bisogno di un lungo dalle sue caratteristiche. 

 

I Mavericks, in particolar modo, sono da anni a caccia di un centro dominante e, dopo aver fallito la missione DeAndre Jordan, potrebbero approfittare della scadenza contrattuale di Cousins per beffare la concorrenza e firmarlo. Dallas, infatti, ha abbastanza spazio salariale per offrire il massimo all’attuale numero 0 dei Pelicans. Nel caso in cui dovesse fallire anche l’operazione Cousins, i texani potrebbero consolarsi scegliendo il promettente lungo dei Texas Longhorns Mohamed Bamba con la quinta scelta assoluta al prossimo Draft. 

 

I Bulls, dal canto loro, potrebbero offrire il massimo salariale a Boogie soltanto liberandosi dei pesanti contratti di Omer Asik, arrivato proprio dai New Orleans Pelicans lo scorso febbraio nell’ambito della trade che ha portato in Louisiana Nikola Mirotic, Cristiano Felicio e Robin Lopez: il primo guadagnerà poco più di 23 milioni di dollari nei prossimi due anni, il secondo poco più di 24 milioni in tre anni e il terzo ha ancora un anno di contratto in cui percepirà poco più di 14 milioni. 

 

Oltre a ciò, i Tori Rossi hanno anche la settima scelta dell’ormai imminente Draft per il secondo anno consecutivo e un nucleo giovane e promettente, con Zach LaVine, Lauri Markkanen e Kris Dunn che mostrano sempre più progressi: unendosi a loro, Cousins potrebbe riportare in alto Chicago e giocare in una delle squadre più importanti della lega, nonostante ormai da anni non sia più in grado di competere ad alti livelli. 

 

Tra le possibili opzioni per il suo futuro, non sono da scartare i Boston Celtics, che non hanno la possibilità di offrirgli il massimo salariale, ma potrebbero imbastire una trade che permetterebbe ai Pelicans di non rimanere a mani vuote: in cambio, infatti, andrebbero loro Marcus Morris, Marcus Smart e Jaylen Brown, più una futura scelta al Draft. In questo modo, New Orleans avrebbe comunque modo di continuare a pensare in grande e i Celtics colmerebbero la loro unica lacuna, la mancanza di un centro affidabile.

 

Potrebbero giocarsi le proprie carte anche i Cleveland Cavaliers, soprattutto se dovessero convincere LeBron James a restare, ipotesi che appare piuttosto complicata. Nel caso in cui LBJ accettasse di rimanere a Cleveland, i Cavs potrebbero disfarsi di J.R. Smith, George Hill, Tristan Thompson e Jordan Clarkson per firmare Cousins e restare tra le principali favorite per la supremazia nella Eastern Conference e l’accesso alle Finals.