Dopo essere stato ceduto dagli Charlotte Hornets ai Brooklyn Nets in cambio di Timofej Mozgov e due seconde scelte future, Dwight Howard potrebbe presto lasciare la franchigia newyorkese con un buyout e testare la free agency, anche e soprattutto perché intende scegliere autonomamente la squadra in cui trasferirsi per dimostrare di essere ancora in grado di dire la sua in NBA.

 

Il possente centro classe ‘85 nativo di Atlanta è reduce da una stagione tutto sommato positiva in Carolina del Nord, almeno per ciò che concerne le sue prestazioni individuali (16.6 punti, 12.5 rimbalzi e 1.6 stoppate per gara in 81 presenze in regular season e appena una gara saltata), visto che la squadra ha mancato ancora una volta l’accesso ai playoff, piazzandosi al decimo posto nella Eastern Conference con 36 vittorie e 46 sconfitte.

 

Nonostante non abbia più la forma dei tempi migliori, Howard resta uno dei migliori della lega nel suo ruolo, un rim protector piuttosto affidabile e una macchina da doppie doppie (53 nella stagione scorsa, quarto in NBA), ragion per cui potrebbe indubbiamente far comodo a numerose squadre, anche e soprattutto ad una contender, tra le cui fila avrebbe la possibilità di andare a caccia di quel titolo mai vinto fin qui.

 

Tra queste, spiccano i Boston Celtics, che nella stagione da poco conclusasi hanno sfiorato le Finals pur non potendo contare su due pilastri del calibro di Kyrie Irving e Gordon Hayward. Alla squadra di Brad Stevens servirebbe come il pane un centro dalle caratteristiche di Howard, dato che Aron Baynes non garantisce l’affidabilità di cui necessiterebbe una squadra che punta in alto.

 

Non sono da meno, in questo senso, i campioni in carica dei Golden State Warriors, reduci da tre finali vinte negli ultimi quattro anni. La corazzata della Baia sembra essere perfetta, ma in realtà avrebbe bisogno di un upgrade proprio per quanto riguarda il centro: l’innesto di Howard – che potrebbe finalmente giocarsi l’anello – risolverebbe anche questo problema e permetterebbe ai Warriors di avere finalmente un cinque dominante sotto canestro, rispetto a JaVale McGee e Zaza Pachulia.

 

Anche i Milwaukee Bucks avrebbero bisogno di un centro che possa risolvere i problemi della squadra. Come noto, infatti, la franchigia del Wisconsin ha faticato e non poco a rimbalzo la scorsa stagione, anche perché il solo John Henson non è bastato per garantire solidità ed efficienza. Alla luce di tutto ciò, i Bucks potrebbero prendere in considerazione l’ingaggio di Howard.

 

I San Antonio Spurs, dal canto loro, potrebbero presto essere protagonisti di una sorta di rivoluzione che avrebbe come effetto l’addio di tanti nomi, tra cui Pau Gasol: per rimpiazzarlo, Howard potrebbe essere un’opzione più che valida per gli Speroni, anche perché il suo bagaglio tecnico sembra poter fare al caso del sistema di gioco di Gregg Popovich.

 

Altra squadra da non sottovalutare nella caccia a Superman è Cleveland, soprattutto se LeBron James dovesse decidere di restare in Ohio. L’arrivo di Howard permetterebbe ai Cavaliers di compiere un salto di qualità rispetto a Tristan Thompson, con Kevin Love e lo stesso LeBron James che gioverebbero sicuramente della presenza di un gigante qual è Howard.