Un fulmine a ciel sereno scuote l’apparente tranquillità dei Minnesota Timberwolves. Jimmy Butler, arrivato la scorsa estate in quel di Minneapolis dai Chicago Bulls per prendere in mano le redini di una squadra giovane e desiderosa di tornare ai fasti d’un tempo, ha intenzione di non restare alla corte di coach Tom Thibodeau, suo allenatore già ai tempi di Chicago.

 

Non ci sono screzi con l’esperto coach alla base della sua decisione, bensì un rapporto tutt’altro che idilliaco con i giovani talenti della squadra, su tutti Karl-Anthony Towns e Andrew Wiggins, accusati di avere una scarsa attitudine al lavoro e di non essere interessati ossessivamente alla vittoria come l’ex guardia dei Bulls. 

 

Pochi giorni fa, i Timberwolves erano in procinto di offrire a Butler un contratto di lunga durata, essendo intenzionati a puntare su di lui, ma il classe ‘89 nativo di Houston non ha alcuna intenzione di rinnovare il proprio accordo contrattuale con Minnesota e quasi sicuramente lascerà la squadra al termine del contratto. 

 

Il prodotto di Marquette University, selezionato dai Chicago Bulls al Draft 2011 con la trentesima ed ultima scelta del primo giro, infatti, ha appena un anno di contratto con i Minnesota Timberwolves a 20,4 milioni di dollari, mentre per il 2019-2020 potrà decidere se esercitare o meno la player option da 19,8 milioni. 

 

Butler ha recentemente dichiarato che gli piacerebbe tornare a Houston, sua città natale, e che giocherebbe volentieri per i Rockets, anche se alcune indiscrezioni lo vorrebbero pronto a trasferirsi in una franchigia in cui possa condividere il parquet con l’amico Kyrie Irving, non necessariamente i Boston Celtics.

 

I due, infatti, potrebbero anche decidere di trasferirsi in un’altra squadra che abbia lo spazio salariale per firmarli entrambi, come ad esempio i New York Knicks o i Brooklyn Nets, in quanto anche The Uncle Drew ha solo un anno di contratto a poco più di 20 milioni, con un’opzione giocatore per il 2019-2020 fissata a 21,3 milioni di dollari. 

 

In attesa di ulteriori sviluppi di una vicenda che ha scosso e non poco la serenità dei Minnesota Timberwolves, reduci da una stagione molto positiva, in cui sono riusciti a tornare ai playoff dopo ben quattordici anni di assenza, quel che è certo è che tra Butler, Towns e Wiggins non corra affatto buon sangue e, se quest’ultimo potrebbe lasciare la squadra anche per liberarsi del suo pesante contratto (quinquennale al massimo salariale da 146,4 milioni, di cui 121,2 nei prossimi quattro anni), tra i primi due ne rimarrà quasi sicuramente soltanto uno alla corte di Thibodeau, con il primo che appare il favorito per lasciare la squadra.