Dopo aver recentemente chiuso un’era, l’ennesima priva di soddisfazioni per una franchigia che non riesce a vincere l’anello ormai dal 1973, i New York Knicks hanno deciso di ripartire da coach David Fizdale, scelto come nuovo allenatore della squadra newyorkese dopo aver vinto due titoli da assistente di Erik Spoelstra ai Miami Heat (2012 e 2013) ed aver avuto una parentesi da head coach sulla panchina dei Memphis Grizzlies, conclusasi all’inizio della scorsa regular season, dopo una serie di risultati negativi che avevano fatto precipitare la franchigia del Tennessee nei bassifondi della Western Conference.

 

All’inizio della stagione da poco conclusasi, i Knicks sembravano in grado di poter lottare per i playoff, anche e soprattutto grazie ad un avvio super del talentuoso lungo lettone Kristaps Porzingis, messosi in evidenza come uno dei migliori giocatori della prima parte della regular season, tanto da essere considerato da molti un potenziale candidato all’MVP e al Most Improved Player Award. L’annata del classe ’95 ex Siviglia, però, si è conclusa in maniera piuttosto amara e con largo anticipo, a causa di un grave infortunio (rottura del legamento crociato anteriore) riportato in una sfida di stagione regolare persa per 103-89 contro i Milwaukee Bucks al Madison Square Garden.

 

I tempi di recupero di Porzingis non sono ancora certi, anche perché, stando a quanto riportano numerose indiscrezioni, il suo rientro potrebbe avvenire ben oltre le aspettative, con il quasi 23enne che rischia seriamente di saltare tutta la prossima stagione. I Knicks (e non solo) si augurano ovviamente che il ritorno del loro principale punto di riferimento possa avvenire nel minor tempo possibile, anche e soprattutto perché la franchigia di NY ha intenzione di recitare un ruolo da protagonista nella free agency 2019 e la presenza di un giocatore del calibro di Porzingis sarà fondamentale per provare a convincere una o più superstar a sposare il progetto newyorkese.

 

In questo senso, i Knicks sognano in grande, anche perché New York è una città cui è difficile dire no e la sfida di riportare un titolo a distanza di poco meno di 50 anni nella Grande Mela potrebbe risultare allettante per alcuni dei migliori giocatori che finiranno tra i free agents la prossima estate. Tra questi, spiccano Kyrie Irving e Kevin Durant, con il primo che già l’anno scorso, dopo aver richiesto ai Cleveland Cavaliers di essere scambiato, aveva inserito i Knicks tra le sue destinazioni preferite. Qualche settimana fa, inoltre, il suo nome è stato nuovamente accostato a New York: The Uncle Drew ha ancora un anno di contratto con i Boston Celtics, dopodiché potrà decidere se esercitare o meno la player option da 21,3 milioni di dollari.

 

Per ciò che concerne Durant, invece, quest’ultimo è reduce da due titoli ed altrettanti MVP delle Finals vinti con i Golden State Warriors negli ultimi due anni, ragion per cui, se i GSW dovessero riuscire ad imporsi anche nella prossima stagione, potrebbe anche valutare l’ipotesi di non rinnovare al massimo salariale con la franchigia californiana per tuffarsi in una nuova sfida e dimostrare ai suoi detrattori di essere in grado di competere ad alti livelli e vincere anche senza essere affiancato da tre All-Star del calibro di Stephen Curry, Klay Thompson e Draymond Green.

 

Nel corso di questa free agency, KD ha rinnovato con i Warriors, firmando un contratto biennale con opzione per il secondo anno, seppur non al massimo salariale come sembrava fosse in procinto di fare fino a qualche settimana fa. L’ex Oklahoma City Thunder, infatti, ha deciso di fare un ulteriore sconto ai Warriors per permettere loro di mantenere intatto il nucleo vincente della squadra ed aggiungere un altro All-Star alla squadra, il centro ex New Orleans Pelicans DeMarcus Cousins. L’estate prossima, dunque, Durant potrebbe anche uscire dal contratto con Golden State e rifirmare con i campioni in carica al massimo salariale, ma non è da escludere la possibilità che il classe ’88 scelga un nuovo progetto.

 

Nel mirino dei New York Knicks, però, non ci sono soltanto due fuoriclasse quali Kyrie Irving e Kevin Durant, ma anche altre stelle, tra cui Jimmy Butler e Kemba Walker. Il primo, dall’anno scorso ai Minnesota Timberwolves, sarebbe intenzionato a non rinnovare il proprio accordo contrattuale con i Lupi di Minneapolis (come Irving e Durant, ha due anni di contratto con player option da 19,8 milioni di dollari per il 2019-2010) e potrebbe decidere di giocare insieme all’amico Irving, o ai Boston Celtics oppure in un’altra squadra. Il secondo, dal canto suo, ha un anno di contratto a 12 milioni con gli Charlotte Hornets, dopodiché sarà unrestricted free agent e, dunque, potrà decidere autonomamente il proprio futuro. Essendo originario del Bronx, non sarebbe sorprendente se decidesse di trasferirsi ai Knicks.