Altro rinforzo degno di nota per i Los Angeles Lakers, letteralmente scatenati e protagonisti della free agency attualmente in corso. Alla corte di LeBron James, dopo Rajon Rondo, Lance Stephenson e JaVale McGee, oltre al rinnovato Kentavious Caldwell-Pope, infatti, sbarca anche Michael Beasley.

 

Il lungo classe ‘89, reduce da una buona stagione a livello individuale con i New York Knicks (13.2 punti, 5.6 rimbalzi, 1.7 assist, 0.5 palle recuperate e 0.6 stoppate col 50,7% al tiro e il 39,5% da dietro l’arco in 74 presenze in regular season, di cui 30 da titolare), infatti, ha firmato un contratto di un anno da 3.5 milioni di dollari. 

 

La politica dei Lakers, in questo senso, è piuttosto chiara: puntellare il roster con giocatori d’esperienza sotto contratto per un anno al fine di dare l’assalto ai numerosi pezzi da novanta che infiammeranno la free agency 2019 (Kawhi Leonard il primo nome accostato ai gialloviola in questo senso, ma l’anno prossimo saranno free agents anche, tra i tanti, Kevin Durant, Kyrie Irving, Jimmy Butler, DeMarcus Cousins e Klay Thompson). 

 

Selezionato con la seconda scelta assoluta al Draft 2008 dai Miami Heat, dietro al solo Derrick Rose (più giovane MVP di sempre nel 2011, a 23 anni non compiuti, con i Chicago Bulls), Beasley venne ceduto ai Minnesota Timberwolves nell’estate 2010, per liberare spazio salariale per gli arrivi di Chris Bosh e dello stesso LeBron James, con i due che hanno poi formato, insieme a Dwyane Wade, un Big Three capace di portare ben due titoli in quattro anni in Florida. 

 

Tornato a Miami nel 2013, dopo aver indossato anche la maglia dei Phoenix Suns, Beasley ha avuto un ruolo piuttosto marginale nella cavalcata degli Heat fino alle Finals perse per 4-1 contro i San Antonio Spurs, quindi ha avuto brevi parentesi in Cina (Shanghai Sharks e Shandong Golden Stars), per poi militare tra le fila di Houston Rockets, Milwaukee Bucks e, appunto, New York Knicks.

 

29 anni compiuti lo scorso 9 gennaio, Beasley era uno dei pochi tasselli utili per la second unit rimasti ancora senza contratto e sarà sicuramente in grado di ritagliarsi uno spazio importante in uscita dalla panchina in una stagione in cui i Los Angeles Lakers saranno per forza di cose chiamati a mostrare sul parquet di essere una delle principali forze di una Western Conference sempre più competitiva.