Dopo aver scelto di proseguire la propria carriera ai Los Angeles Lakers, firmando un contratto quadriennale da 154 milioni di dollari con i gialloviola, LeBron James ha stupito il mondo intero, nonostante la sua Decision 2.0 fosse ormai nell’aria da tempo, anche e soprattutto alla luce della stagione deludente dei suoi Cleveland Cavaliers, culminata con un bruciante ko 4-0 contro i Golden State Warriors nelle Finals.

 

Per restare ai Cleveland Cavaliers, infatti, non c’erano più i presupposti e, a 34 anni da compiere il prossimo 29 dicembre, The King ha deciso di non esercitare la player option per rimanere un’ulteriore annata in Ohio e di dare per la terza volta una significativa svolta alla propria carriera, dopo aver firmato con i Miami Heat nel 2010 ed essere tornato in quel di Cleveland quattro anni più tardi. 

 

Il classe ‘84 avrebbe potuto firmare con tante altre contender o potenziali tali, tra cui gli Houston Rockets, i San Antonio Spurs e gli stessi Golden State Warriors (questi ultimi, però, rappresentavano una pista difficilmente percorribile, non soltanto dal punto di vista economico) ad Ovest e i Philadelphia Sixers e i Boston Celtics ad Est, ma alla fine ha scelto di trasferirsi in California, laddove potrà avere diretto contatto con i suoi affari e girare Space Jam 2 nella vicinissima Hollywood.

 

Per ciò che concerne gli obiettivi professionali, LeBron sarà il principale punto di riferimento di una squadra giovane e talentuosa, con tanti elementi interessanti che sembrano destinati a crescere insieme al 3 volte campione NBA, altrettante volte MVP delle Finali e 4 volte MVP della regular season, tra cui Kyle Kuzma, Brandon Ingram, Lonzo Ball e Josh Hart. Al suo fianco, inoltre, ci saranno i veterani Rajon Rondo, JaVale McGee, Lance Stephenson e Michael Beasley. 

 

La scelta di LeBron James ha creato due schieramenti, l’uno a favore del glorioso campione e l’altro che ne critica la decisione, cosa che del resto avvenne anche in occasione del suo trasferimento da free agent ai Miami Heat nell’estate 2010. A far parte del primo gruppo è l’amico Kevin Durant, considerato il secondo miglior giocatore della lega e suo rivale nelle ultime due edizioni delle Finals (entrambe vinte dai Golden State Warriors di KD, in tutte e due le occasioni nominato MVP delle Finali).

 

Il numero 35 dei campioni in carica, infatti, ha espresso il proprio sostegno a LeBron James, complimentandosi con lui per aver scelto di proseguire la propria carriera con la maglia dei Lakers: “Credo che per lui sia stata la decisione perfetta. Ha fatto tutto ciò che ha potuto con la maglia dei Cleveland Cavaliers, era arrivato il momento di compiere un ulteriore step nella sua carriera e, in questo senso, il trasferimento ai Lakers è una mossa ideale. LeBron potrebbe fare ancora di più rispetto a ciò che ci si aspetta da una superstar del suo calibro.”