Con la free agency che volge ormai al termine, gran parte delle franchigie NBA hanno già definito ampiamente la struttura dei propri roster e sono a caccia di uno o più nomi che possano permettere loro di completare l’organico con cui disputare la prossima regular season.

 

Tra queste, spiccano i Toronto Raptors, una delle squadre che più ha sorpreso in questa free agency, essendosi assicurati Kawhi Leonard in cambio di DeMar DeRozan. Nella trade con i San Antonio Spurs sono rientrati anche Danny Green, volato in Canada, e Jakob Poeltl, trasferitosi in Texas.

 

A suscitare scalpore, in particolar modo, è stato l’addio di DeRozan alla franchigia canadese, che lo selezionò con la nona scelta assoluta al Draft 2009. La guardia classe ‘89 nativa di Compton era ormai a tutti gli effetti l’uomo franchigia dei Raptors, il principale punto di riferimento di una squadra in costante crescita.

 

Con l’arrivo di Kawhi Leonard alla corte di coach Nick Nurse, ex assistente di Dwane Casey, esonerato da Toronto dopo aver vinto il premio di Coach of the Year e passato alla guida dei Detroit Pistons, però, i Raptors non hanno ancora chiuso il proprio mercato in entrata.

 

Se il quintetto sembra ormai definito, con Kyle Lowry, OG Anunoby, Serge Ibaka, Kawhi Leonard e Jonas Valanciunas, infatti, i canadesi vorrebbero rendere ancor più profonda e solida la second unit con un centro che possa rimpiazzare Jakob Poeltl e Lucas Nogueira e rappresentare una valida alternativa al titolare Valanciunas.

 

In questo senso, i Raptors avrebbero messo nel mirino Greg Monroe, attualmente free agent dopo aver chiuso la scorsa stagione con la maglia dei Boston Celtics. Questi ultimi, a loro volta, lo avevano prelevato dopo il buyout con i Phoenix Suns, cui era approdato a inizio stagione dai Milwaukee Bucks.

 

Con le tre squadre sopracitate, il centro classe ‘90 ha messo insieme 51 presenze nella scorsa regular season, facendo registrare medie di 10.3 punti, 6.9 rimbalzi, 2.2 assist, 0.9 palle recuperate e 0.5 stoppate col 56,5% al tiro. Ai playoff, disputati interamente con i Boston Celtics, invece, l’ex Detroit Pistons ha messo a referto 4.8 punti, 3.2 rimbalzi e 0.5 stoppate in 11 gare, tutte in uscita dalla panchina, col 50% dal campo.