Reduce da una stagione più che positiva, in cui ha messo in evidenza tutte le sue doti migliori, sia fisico-tecniche che mentali, e si è rivelato uno dei tasselli imprescindibili dei Boston Celtics, Jayson Tatum è molto carico in vista dell’ormai imminente inizio della sua seconda stagione in NBA ed ha aspettative altissime per il suo anno da sophomore.

 

Dopo aver messo a referto medie di 13.9 punti, 5 rimbalzi e 1.6 assist col 47,5% dal campo e il 43,4% da dietro l’arco in 80 presenze in regular season e di 18.5 punti, 4.4 rimbalzi e 2.7 assist col 47,1% al tiro in 19 apparizioni ai playoff, infatti, Tatum si è posizionato terzo nella graduatoria del Rookie of the Year, vinto da Ben Simmons ai danni di Donovan Mitchell. 

 

Per essere appena una matricola, il classe ‘98 ha impressionato per la capacità di garantire ottime prestazioni con continuità e di non dare mai segni di cedimento anche e soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento e della personalità, come dimostrano alcune giocate d’autore tra regular season e playoff, tra cui la schiacciata su LeBron James nel corso della serie di Finale di Conference tra Boston Celtics e Cleveland Cavaliers.

 

“Sono pienamente consapevole della profondità del nostro roster e il mio unico obiettivo è puntare a vincere e a fare il massimo quando sono in campo”, ha dichiarato un motivatissimo Tatum in merito alla regular season 2018-2019, di cui sarà uno dei giocatori più attesi e seguiti. In molti, infatti, si sono affezionati al prodotto di Duke, selezionato con la terza scelta assoluta al Draft 2017 dai Boston Celtics.

 

Da Tatum ci si aspettano conferme importanti, anche perché è ormai a tutti gli effetti un titolare insostituibile del quintetto titolare di Brad Stevens, che gli diede fiducia dopo l’infortunio occorso a Gordon Hayward. Col rientro di quest’ultimo, Tatum rimarrà inevitabilmente in quintetto e Horford andrà a fare il centro, anche perché di un giocatore così non si può davvero fare a meno.