Reduce da una stagione decisamente positiva, sia a livello individuale che collettivo, Joel Embiid ha ormai raggiunto la tanto agognata consacrazione in NBA, anche e soprattutto grazie all’intelligente gestione del suo impiego da parte di coach Brett Brown, che gli ha permesso di avere maggiore continuità dopo i guai fisici che gli hanno fatto saltare tantissime partite negli scorsi anni.

 

Il centro camerunese è tra le pedine imprescindibili dello scacchiere dei Philadelphia Sixers ed ha dimostrato di avere, oltre ad un vastissimo bagaglio tecnico, un carattere da consumato veterano, tanto da non tirarsi mai indietro e da prendersi sempre le responsabilità che gli spettano, aspetto piuttosto inusuale per un giocatore ancora piuttosto giovane.

 

Embiid è un giocatore completo, essendo devastante sia in fase difensiva che in quella offensiva, ma a 24 anni ha ancora tempo e modo di migliorare e di perfezionare le sue doti tecniche, fisiche e mentali. È ciò che sottolinea l’ex bandiera della franchigia della Pennsylvania Julius Erving, MVP della regular season nel 1981 e campione NBA con i Philadelphia Sixers nel 1983.

 

“Joel ha dimostrato di non avere alcuna debolezza nel suo repertorio, sia in difesa che in attacco. Penso che debba soltanto essere un po’ più leader e caricarsi la squadra sulle spalle. Insomma, un condottiero che sappia farsi sentire”, ha dichiarato Doctor J, che ha giocato dal 1976 al 1987 in Pennsylvania e che apprezza tantissimo i due giovani talenti principali della squadra, ossia Ben Simmons e lo stesso Embiid.