Reduce da un’annata particolarmente significativa, sia a livello individuale che collettivo, Damian Lillard si appresta a disputare la sua settima stagione con i Portland Trail Blazers in NBA, essendo stato selezionato con la sesta scelta al primo giro del Draft 2012 dalla franchigia dell’Oregon. 

 

Nella scorsa stagione, la point guard classe ‘90 ha messo a referto medie di 26.9 punti, 4.5 rimbalzi e 6.6 assist col 44% dal campo e il 36,1% da dietro l’arco in 73 presenze in regular season, lasciando però molto a desiderare nei playoff, chiusi con appena 18.5 punti, 4.5 rimbalzi e 4.8 assist, il 35,2% al tiro e il 30% dalla lunga distanza. 

 

Numeri impietosi per Dame, protagonista della peggior post season della sua carriera, peraltro dopo essere risultato tra i migliori della stagione regolare, tanto da essere inserito nell’All-NBA First Team insieme a James Harden, LeBron James, Kevin Durant ed Anthony Davis. Specchio fedele del suo mediocre rendimento ai playoff è la pesante eliminazione dei suoi al primo turno al cospetto dei New Orleans Pelicans (4-0), trascinati da Davis, Rondo e Holiday.

 

In regular season, invece, le cose erano andate decisamente meglio per i Blazers, capaci di piazzarsi al terzo posto nella combattutissima Western Conference, a fronte di un record di 49 vittorie e 33 sconfitte, riuscendo anche a mietere vittime illustri, tra cui gli Oklahoma City Thunder, i Philadelphia Sixers, i San Antonio Spurs, i Golden State Warriors e i Cleveland Cavaliers.

 

Il cappotto incassato nei playoff contro i Pelicans sembrava poter rappresentare l’inizio di una nuova era in quel di Portland, con Lillard in testa pronto a fare le valigie. Il playmaker nativo di Oakland – cercato recentemente dai Phoenix Suns ed accostato anche ai Los Angeles Lakers – ha però ribadito la propria volontà di restare nell’Oregon: “Per me sarebbe un onore indossare la maglia dei Portland Trail Blazers a vita”, ha dichiarato il prodotto di Weber State.