In vista dell’ormai imminente inizio della stagione NBA 2018-2019, che aprirà i battenti tra poco più di un mese, andiamo alla scoperta di alcune delle matricole più importante che a breve calcheranno alcuni tra i campi di basket più importanti e prestigiosi al mondo. Nei mesi scorsi si è parlato tantissimo dei vari DeAndre Ayton, Luka Doncic, Trae Young, Mo Bamba, giovani talenti destinati a stupire sin da subito nel panorama cestistico a stelle e strisce.

 

Non è da meno Miles Bridges, selezionato con la dodicesima scelta del primo giro dai Los Angeles Clippers, che lo hanno poi scambiato agli Charlotte Hornets in cambio della scelta seguente, la numero tredici (George Robinson). Il lungo classe ‘98, reduce da due anni in NCAA con i Michigan State Spartans di Tom Izzo, che hanno lanciato giocatori del calibro di Zach Randolph e Draymond Green, sembra già pronto mentalmente per la sua nuova avventura.

 

Vent’anni compiuti lo scorso 20 marzo, il nativo di Flint sembrava destinato a candidarsi al Draft 2017, salvo poi scegliere di rimanere per un’ulteriore stagione al college con gli MSU Spartans, concludendo l’anno da sophomore con medie di 17.1 punti, 7 rimbalzi e 2.7 assist per gara in 34 presenze, non riuscendo però a portare i suoi alla tanto agognata vittoria del titolo.

 

Bridges è un giocatore in grado di conferire un apporto di grande solidità e forza caratteriale alla squadra, un vero e proprio guerriero dall’esplosività fisica e atletica fuori dal comune. Pur non essendo un 3 puro (sa destreggiarsi anche da 4), il classe ‘98 è imprevedibile in fase offensiva (può colpire da dietro l’arco, pur non essendo ancora un tiratore affidabilissimo, ed ha un buon tiro dal palleggio) e tenace in quella difensiva, anche e soprattutto in virtù della sua notevole stazza fisica, che gli permette di fronteggiare anche centri e ali grandi, di offrire un contributo piuttosto significativo a rimbalzo e di esibirsi in poderose schiacciate degne di uno Slam Dunk Contest.

 

Gli Charlotte Hornets, reduci da stagioni piuttosto mediocri, potranno dunque fare affidamento su un giocatore versatile e duttile, che appare già pronto per la NBA, sia dal punto di vista tecnico-fisico che per ciò che concerne l’aspetto mentale. Riuscirà Bridges, in coppia con Kemba Walker, a permettere alla franchigia della Carolina del Nord di proprietà di Michael Jordan di dare il via a una nuova era?