Il Media Day tenutosi nella giornata di ieri ha dato modo alle trenta squadre NBA di presentarsi alla stampa e agli addetti ai lavori, tra nuovi volti, stelle e promesse. Tra le squadre principali, i Golden State Warriors campioni in carica hanno confermato il proprio organico stellare, aggiungendo DeMarcus Cousins ad un quintetto che può contare anche su Steph Curry, Klay Thompson, Kevin Durant e Draymond Green.

 

Proprio il primo ha parlato delle sue sensazioni in vista della stagione che aprirà i battenti, con i suoi Warriors protagonisti della sfida dell’opening night contro gli Oklahoma City Thunder alla Oracle Arena, poco dopo quella tra Boston Celtics e Philadelphia Sixers al TD Garden. “Sarà speciale giocare l’ultimo anno alla Oracle Arena. I nostri tifosi non ci hanno fatto mai mancare il loro supporto, contribuendo in maniera determinante a creare un’atmosfera magica. Per noi sarà una stagione da ricordare. La scorsa estate è stata una delle migliori degli ultimi anni per come ho lavorato, mi aspetto grandi cose”.

 

Da registrare anche le parole di DeMarcus Cousins, messo sotto contratto per un anno a 5,4 milioni di dollari e pronto a dare il proprio contributo sul parquet non appena rientrerà dall’infortunio: “Vedrete i progressi che ho fatto per recuperare dall’infortunio, dimostrerò sul campo di essermi completamente ripreso. Sono molto testardo”. Kevin Durant, invece, ha parlato del suo futuro e della sfida con LeBron James: “Ragiono anno dopo anno, avrei potuto firmare un accordo più lungo ma preferisco aspettare cosa accadrà nella prossima stagione. Sfidare LeBron allo Staples Center sarà divertente, è uno dei volti più conosciuti al mondo, non soltanto per quanto riguarda la pallacanestro”.

 

I campioni in carica dovranno vedersela con gli Houston Rockets, che l’anno scorso hanno sfiorato l’impresa, arrendendosi soltanto in gara-7 in virtù dell’infortunio di Chris Paul (chissà come sarebbero andate le cose se ci fosse stato l’ex playmaker dei Clippers). I Rockets, insomma, hanno dimostrato di saper tenere testa a Golden State e, per certi versi, di poter addirittura metterla in difficoltà. In particolar modo, gli occhi sono puntati sul nuovo arrivato Carmelo Anthony: “Conosco benissimo il ruolo che avrò all’interno della squadra, tutti noi vogliamo vincere e il traguardo che mi pongo è essere nella miglior forma possibile per aiutare i miei compagni a centrare l’obiettivo, ed è ciò che farò”.

 

In merito all’approdo di uno dei suoi migliori amici in Texas, Chris Paul si dice convinto della sua utilità tecnico-tattica: “Il suo limite è il cielo: con la sua voglia di riscatto, la sua capacità di allargare il campo e segnare tanto può essere molto utile per noi”. Anche James Harden si è detto fiducioso su Melo“Ci saranno grandi opportunità per Anthony in squadra con noi: tirare sugli scarichi, o in altre situazioni. Avrà quello di cui non ha potuto godere in tutti questi anni. Sarà compito mio e di Chris metterlo a proprio agio e aiutarlo a dimostrare la sua leadership”.

 

Tra le squadre pronte a stupire ad Ovest spiccano i Los Angeles Lakers, guidati in campo da LeBron James, colpaccio della scorsa free agency, messo sotto contratto con un quadriennale da 154 milioni di dollari. “Nulla”, ha risposto a chi gli chiedeva se ci fosse qualcosa che potesse mettergli pressione. “Ogni volta che gioco, al di là della maglia che indosso, sono felice dell’opportunità che ho. I Lakers hanno fatto la storia della lega e sono entusiasta di far parte di qualcosa di speciale. Voglio migliorare giorno dopo giorno, tutto è parte di un percorso. Conosco ciò che posso dare alla squadra, il resto accadrà da sé. La vittoria del titolo non è l’unica cosa che contribuisce a definire positiva una stagione. Ogni squadra nuova attraversa periodi positivi ed altri negativi. Per me il gruppo viene prima di ogni cosa, mi piace il modo di giocare di questa squadra, anche se abbiamo tanta strada da fare per competere con Golden State, che riparte da dove ha finito l’anno scorso, mentre noi ripartiamo da zero”.

 

Tra le tante immagini significative di giornata, Dwyane Wade e Udonis Haslem si preparano a vivere la loro ultima stagione in NBA, sempre tra le fila dei Miami Heat, i rookie più promettenti lanciano le proprie ambizioni (i vari Doncic, Bamba, Ayton, Bagley, Knox), i San Antonio Spurs presentano DeMar DeRozan e i Toronto Raptors ripartono da un motivatissimo Kawhi Leonard. “Ragiono dopo giorno, non penso al futuro perché non voglio rischiare di rovinare il presente. Per adesso voglio fare il massimo e vincere il maggior numero possibile di partite con i Raptors, poi si vedrà”, ha dichiarato The Claw in merito al suo futuro.