Dopo aver concluso la regular season 2017-2018 con medie di 11 punti, 7.6 rimbalzi, 7.3 assist, 1.4 palle recuperate e 1.3 stoppate per partita col 45,4% al tiro in  70 presenze, Draymond Green è stato inserito nell’All-Defensive Second Team, appena un anno dopo aver conquistato il premio di Defensive Player of the Year.

 

Nel primo quintetto dei migliori difensori della scorsa stagione regolare, infatti, sono stati inseriti Jrue Holiday, Victor Oladipo, Robert Covington, Rudy Gobert ed Anthony Davis, mentre il premio di Difensore dell’anno è stato assegnato proprio a Gobert. Per Green, dunque, solo secondo quintetto, in compagnia di Dejounte Murray, Jimmy Butler, Al Horford e Joel Embiid.

 

Ciò non è andato affatto giù all’Orso Ballerino, già inserito nell’All-Defensive First Team nei tre anni precedenti e leader per palle recuperate nel 2016-2017. Il numero 23 dei Warriors, infatti, non mette in dubbio il fatto che sia tra i migliori difensori della lega e che avrebbe meritato di essere inserito nel primo quintetto.

 

Del resto, Green è uno che non teme mai di dire quello che pensa e non si tira indietro quando si tratta di usare parole forti o di farsi sentire. “Non credo che chi ha votato sappia dirmi cinque nomi di difensori migliori di me nella lega…attenderò”, è il commento con cui The Dancing Bear risponde a chi non l’ha preso in considerazione per il primo quintetto dei migliori difensori della scorsa stagione. 

 

Spesso e volentieri, Green viene dipinto come uno che ama fare show, provocazioni varie e mettersi in mostra. In realtà, però, le sue parole di sfida sono il frutto di tanta energia ed instancabile passione e mettono in evidenza la gran voglia di vincere di un giocatore che non si stanca mai di competere per premi e traguardi di ogni genere.