Il ritorno della NBA era atteso da tutti gli appassionati di ogni angolo del globo non soltanto per rivedere in azione le superstar più amate ed acclamate della lega e per assistere agli effetti dei tanti affari a sorpresa avvenuti la scorsa estate, tra cui il passaggio di LeBron James ai Los Angeles Lakers e quello di Carmelo Anthony agli Houston Rockets, così come lo scambio Kawhi Leonard-DeMar DeRozan, ma anche per ammirare per la prima volta i tanti rookie intriganti che hanno fatto parlare della classe Draft 2018 come di una delle migliori di sempre.

 

Tra i più attesi, DeAndre Ayton non ha deluso le aspettative, mettendo la sua firma in calce nel netto successo per 121-100 dei suoi Phoenix Suns alla Talking Stick Resort Arena contro i Dallas Mavericks: per lui una bella doppia doppia da 18 punti, 10 rimbalzi, 6 assist, una palla recuperata e una stoppata con un ottimo 72,7% al tiro (8/11) in 36′ in quintetto. Nella stessa gara, non si tira indietro Luka Doncic, che al debutto in NBA fa registrare una prova da 10 punti, 8 rimbalzi e 4 assist, pur tirando con appena il 31,2% dal campo (5/16) e sbagliando tutte e cinque le triple tentate.

 

Tutto sommato, però, l’ex Real Madrid ha fatto vedere cose molto buone, soprattutto in termini di playmaking e personalità, al pari di Mo Bamba, che nella vittoria per 104-101 dei suoi Orlando Magic nel derby della Florida contro i Miami Heat mette a referto, uscendo dalla panchina, 13 punti, 7 rimbalzi e 2 stoppate in 24′, tirando col 75% dal campo (6/8) e col 50% da tre (1/2). Positiva anche la prova offerta da Marvin Bagley nel ko dei suoi Sacramento Kings contro gli Utah Jazz per 123-117: 6 punti e 5 rimbalzi col 50% al tiro (3/6) in appena 12′ dalla panchina per lui.

 

Sconfitta anche per i Memphis Grizzlies, che cadono per 111-83 contro gli Indiana Pacers: Jaren Jackson Jr. sigla 10 punti, cattura 5 rimbalzi e fa registrare anche un assist, 3 palle recuperate e una stoppata in 25′ in uscita dalla panchina, tirando col 33,3% dal campo (2/6). Serata non certo esaltante, invece, per Trae Young e Kevin Knox, che si ritrovano di fronte nel successo per 126-107 dei New York Knicks al Madison Square Garden contro gli Atlanta Hawks: 14 punti, 6 rimbalzi e 5 assist per il primo, con il 35,7% dal campo (5/14) ed appena il 20% da tre (1/5), 10 punti, 2 palle recuperate e una stoppata in 23′ in uscita dalla panchina per il secondo (soltanto 25% al tiro con 4/16 e 20% da dietro l’arco con 1/5).

 

Esce dalla panchina anche Collin Sexton, che in 17′ trova il tempo di far registrare 9 punti e 3 rimbalzi, pur tirando con appena il 28,6% (2/7) nel ko dei suoi Cleveland Cavaliers in casa dei Toronto Raptors per 116-104. Ottimo, invece, l’impatto di Shai Gilgeous-Alexander con i Los Angeles Clippers, nonostante il ko dei suoi per 107-98 contro i Denver Nuggets: per lui, infatti, ben 11 punti, 2 rimbalzi, 4 assist, una palla recuperata e una stoppata con l’83,3% al tiro in 28′ dalla panchina. Bene anche Donte DiVincenzo, autore di 8 punti, 2 rimbalzi, un assist e una palla recuperata col 50% al tiro (3/6 dal campo e 2/4 da tre) nel 113-112 con cui i suoi Milwaukee Bucks battono gli Charlotte Hornets.

 

Tutto sommato, dunque, si è trattato di una giornata particolarmente positiva per le tante matricole confrontatesi per la prima, vera, volta col mondo della NBA, tutt’altra cosa rispetto al basket collegiale a stelle e strisce e alla pallacanestro di altri paesi. Al di là dei punti segnati, dei rimbalzi catturati, degli assist smazzati e delle stats in generale, in questa prima giornata contava esserci e far valere la propria presenza.