Nell’ottimo inizio stagionale dei campioni in carica dei Golden State Warriors si segnala anche e soprattutto il contributo piuttosto significativo di Steph Curry, che sin qui ha messo a referto medie di 34.6 punti, 4.8 rimbalzi, 6.8 assist e una palla recuperata col 55% al tiro e il 52,4% da dietro l’arco in sei presenze.

 

Se è vero che la stagione è appena iniziata e tante cose dovranno subire dei netti mutamenti, sia in senso positivo che negativo, è pur vero che le prime sei gare di Curry nella regular season targata 2018-2019 non possono passare inosservate. Al di là dei numeri del numero 30 dei Warriors, ciò che più impressione è la sua straordinaria condizione fisica rispetto alle passate stagioni.

 

La point guard classe ‘88, infatti, non ha mai rappresentato una vera e propria garanzia in termini di continuità d’impiego, tanto da saltare ben 56 partite al suo terzo anno nella lega (2011-2012) e 31 nella scorsa stagione, ma quest’anno sembra essere partito col piede giusto per fare diversamente.

 

Dopo aver già conquistato l’MVP della regular season nel 2015 e nel 2016, dunque, se dovesse continuare così potrebbe dire la sua anche quest’anno. Il suo compagno di squadra Andre Iguodala ha espresso la propria opinione in merito: “Mi auguro che Steph possa vincere tutti i problemi possibili. È la miglior point guard della lega. L’MVP? Non credo gliene daranno un altro, perché ritengono che sia facile fare quello che fa lui solo perché siamo forti. È così.”, ha dichiarato l’MVP delle Finals 2015.