LeBron James e Derrick Rose si sono incrociati numerose volte nel corso della loro carriera, giocando insieme tre All-Star Game di fila (2010, 2011 e 2012) nella squadra della Eastern Conference e ritrovandosi di fronte ben quattro volte ai playoff, con il secondo uscito sempre sconfitto.

 

Nel 2010 e nel 2015, infatti, LBJ si impose con i suoi Cleveland Cavaliers contro i Chicago Bulls di D-Rose, rispettivamente per 4-1 al primo turno e per 4-2 nelle semifinali di Conference, mentre nel 2011 e nel 2013 fece lo stesso con i Miami Heat, in entrambi i casi per 4-1, in finale di Conference prima e in semifinale poi.

 

Oltre a ciò, i due MVP (LeBron ne ha vinti ben quattro, mentre Rose è stato il più giovane di sempre a vincere il premio, a 23 anni non compiuti, nel 2011) hanno militato, seppur brevemente, tra le fila dei Cleveland Cavaliers, con Rose che nell’estate 2017 aveva accettato un contratto annuale con la franchigia dell’Ohio per rinforzare il reparto guardie dopo la partenza di Kyrie Irving.

 

L’esperimento, però, non è giunto a compimento, anche e soprattutto in seguito ai ripetuti problemi fisici del classe ‘88 nativo di Chicago, che lo hanno fatto scendere in campo al fianco di LeBron James appena 16 volte (di cui 7 in quintetto), peraltro offrendo prestazioni positive, per poi essere ceduto, prima della trade deadline, agli Utah Jazz, che lo hanno immediatamente tagliato.

 

Nella seconda parte della scorsa regular season, Rose ha ritrovato continuità d’impiego e di rendimento con la maglia dei Minnesota Timberwolves, con cui è anche tornato a disputare i playoff. La passione per il gioco è tornata, anzi, non è mai andata via, nonostante la clamorosa ipotesi del ritiro, come rivelano le parole dello stesso LeBron James: “Derrick ama essenzialmente due cose: giocare a basket e stare con suo figlio.”