I Boston Celtics sono da anni al lavoro per costruire una squadra competitiva e in grado di dire la sua in ottica titolo. Dopo aver soltanto sfiorato l’approdo alle Finals lo scorso anno, perdendo – senza le due stelle della squadra, Kyrie Irving e Gordon Hayward – contro i Cleveland Cavaliers di un superlativo LeBron James, gli uomini di Brad Stevens intendono riprovarci quest’anno.

 

Con l’addio di LeBron James alla costa Est (The King si è accasato ai Los Angeles Lakers la scorsa estate), infatti, sembra essere proprio Boston la squadra destinata ad ereditare l’egemonia nella Eastern Conference, anche se dovrà battere la concorrenza delle varie Toronto Raptors, Philadelphia Sixers, Milwaukee Bucks e Indiana Pacers.

 

La franchigia del Massachusetts è arrivata (o meglio, tornata) ad alti livelli soprattutto grazie ad anni e anni di ottime scelte al Draft. Dopo la fine dell’era dei Big Four Kevin Garnett, Paul Pierce, Ray Allen e Rajon Rondo (campioni NBA nel 2008), infatti, i Celtics hanno pescato giovani talenti del calibro di Marcus Smart, Jaylen Brown, Jayson Tatum e Terry Rozier.

 

Quest’ultimo, in particolar modo, è entrato sin da subito nel cuore dei tifosi dei Boston Celtics per la sua grinta e tenacia, che lo rendono una perfetta icona dello spirito combattivo e battagliero della squadra. 24 anni compiuti lo scorso 17 marzo, nella scorsa stagione Rozier ha compiuto un’enorme salto di qualità, vivendo la miglior annata della sua carriera e dimostrando di poter guidare la squadra in assenza di Irving.

 

La sedicesima scelta assoluta del Draft 2015, tuttavia, potrebbe lasciare il Massachusetts dopo soli quattro anni: il suo contratto, infatti, è ancora quello da rookie, avendo esercitato, il 30 ottobre 2017, la player option da poco più di 3 milioni per la stagione attualmente in corso. Al termine dell’annata 2018-2019, dunque, Rozier sarà unrestricted free agent e avrà modo di accordarsi con una squadra disposta ad offrirgli un contratto migliore e un posto da titolare.

 

I Celtics ovviamente non intendono privarsene, tantomeno se ciò dovesse avvenire senza che a Boston non andasse nulla in cambio. Tante le squadre interessate alla point guard classe ‘94, disposte a mettere sul piatto offerte più o meno allettanti per cercare di convincere il general manager dei Celtics Danny Ainge a privarsi del giocatore prima della scadenza del suo contratto.

 

Sarebbero ben sette, in questo senso, le franchigie che avrebbero messo nel mirino Rozier, tra cui gli Orlando Magic, i Cleveland Cavaliers, i San Antonio Spurs e, soprattutto, i Phoenix Suns. Questi ultimi sono da tempo alla disperata ricerca di un’affidabile point guard ed avevano chiesto già nei mesi scorsi informazioni per il nativo di Youngstown.

 

La questione Rozier è tutt’altro che semplice da risolvere per i Celtics, anche e soprattutto perché il gm Ainge e coach Stevens dovranno trovare la soluzione a tanti dilemmi in una situazione piuttosto intricata. Con Kyrie Irving che avrebbe fatto sapere di essere disposto a rinnovare il proprio contratto la prossima estate, infatti, Boston non avrebbe problemi a liberarsi di Rozier, preferibilmente via trade per evitare di perderlo a costo zero.

 

Nel caso in cui quest’ultima ipotesi dovesse verificarsi, però, i Celtics rischierebbero di perdere sia Rozier che Irving, dato che quest’ultimo potrà sempre cambiare idea da qui a luglio (nel caso dovesse declinare la player option, infatti, anche l’ex Cleveland Cavaliers sarà unrestricted free agent). Quel che è certo è che il front office dei Celtics saprà venir fuori molto bene anche da una situazione così spinosa.