Compagni di squadra nella scorsa stagione tra le fila degli Oklahoma City Thunder, in cui hanno formato un Big Three con l’MVP 2017 Russell Westbrook, senza però raccogliere i successi che ci si aspettava da un trio del genere, Paul George e Carmelo Anthony si sono separati la scorsa estate, con il primo che ha deciso di rinnovare contro ogni pronostico con OKC (quadriennale da 137 milioni di dollari) e il secondo che, dopo aver esercitato la player option per la stagione attualmente in corso, è stato ceduto agli Atlanta Hawks in cambio di Dennis Schröder, per poi essere tagliato dai Falchi e accordarsi con gli Houston Rockets per un anno al minimo salariale per i veterani.

 

Dopo appena dieci partite, però, l’esperienza di Melo in Texas potrebbe già essere giunta al termine, tanto che sono ancora insistenti le indiscrezioni secondo cui i Rockets avrebbero ormai deciso di separarsi dall’ex Nuggets, Knicks e Thunder in netto anticipo rispetto alla naturale scadenza del suo contratto. A Houston, Anthony è partito per la prima volta nel corso della sua carriera dalla panchina, dopo aver disputato ben 1054 gare consecutive in quintetto tra Denver, New York e Oklahoma.

 

Autore di medie di 13.4 punti e 5.4 rimbalzi per partita col 45,5% al tiro e il 33% da dietro l’arco in 29.4′ per gara, Carmelo non ha mai avuto un rapporto particolarmente sereno con coach Mike D’Antoni (tanto che quest’ultimo si dimise dai New York Knicks proprio in seguito ad incomprensioni con il classe ’84 nativo di Brooklyn) e con l’attuale assistant coach ed allenatore della difesa Jeff Bzdelik, ma sembrava aver finalmente trovato la sua dimensione nel sistema dei Rockets, sbagliando solo poche partite, tra cui proprio quella contro i suoi ex Thunder, contro cui si è reso protagonista di una prova da appena 2 punti con 1/11 al tiro.

 

“Non è lui la causa dell’andamento altalenante degli Houston Rockets. Stanno giocando male a prescindere da lui.”, ha dichiarato Paul George in merito alle critiche rivolte a Carmelo Anthony da numerosi addetti ai lavori, a detta di molti ingiuste e infondate. Tra i numerosi colleghi che hanno preso le difese di Melo, tra cui i suoi amici storici LeBron James e Dwyane Wade e il suo attuale compagno di squadra Chris Paul, dunque, vi è anche PG13.