Protagonista assoluto del successo per 113-107 dei suoi Philadelphia Sixers contro gli Utah Jazz (decima win stagionale per Philly), Jimmy Butler ha vissuto un debutto da sogno davanti ai suoi nuovi tifosi, pochi giorni dopo il suo esordio ufficiale, con sconfitta per 111-106, contro gli Orlando Magic in Florida: per lui, infatti, ben 28 punti (top scorer dei suoi), 3 rimbalzi, 7 assist e 2 palle recuperate con ottime percentuali al tiro (80% dal campo con 12/15 e 67% da tre con 2/3).

 

Separatosi con poco meno di un anno di anticipo dai Minnesota Timberwolves, che lo hanno ceduto ai Sixers insieme a Justin Patton, in cambio di Robert Covington e Dario Saric, il classe ‘89 ha rinforzato una squadra che poteva già contare sul talento di Joel Embiid e Ben Simmons e sull’esperienza di J.J. Redick e Wilson Chandler, oltre che sull’oggetto misterioso Markelle Fultz, ancora incapace di esprimersi su livelli da prima scelta.

 

Lo scorso anno, il nativo di Houston era stato l’autentico protagonista della cavalcata verso i playoff dei Lupi di Minneapolis, trascinandoli al terzo posto ad Ovest alle spalle delle sole Houston Rockets e Golden State Warriors, fino al suo infortunio che ha influito e non poco sull’andamento dei Timberwolves, facendogli rischiare addirittura l’approdo alla post season.

 

Col suo rientro, Minnesota ha poi trovato il modo di piazzarsi ottava, battendo i Denver Nuggets davanti al proprio pubblico nell’ultima gara della regular season, proprio grazie all’apporto dell’ex Chicago Bulls: 31 punti, 5 rimbalzi e altrettanti assist, una palla recuperata e una stoppata nel 112-106 finale. In estate, però, si è verificata la rottura definitiva tra le parti, con Butler che ha chiesto e ottenuto, qualche mese più tardi, la cessione.

 

Mentre Minnesota ripartirà da una squadra giovane ed intrigante, Philadelphia è intenzionata a competere sin da subito per prendersi il trono di Est lasciato vacante da LeBron James dopo otto anni consecutivi di trionfi tra Miami Heat e Cleveland Cavaliers. L’obiettivo, però, sarà tutt’altro che semplice, in quanto i Sixers dovranno vedersela con numerose squadre.

 

Tra queste, spiccano i Toronto Raptors, i Boston Celtics e i sorprendenti Milwaukee Bucks, ma non sono da sottovalutare gli Indiana Pacers. Ad ogni modo, con un Butler in più nel motore, i Sixers sembrano davvero in grado di poter dire la loro fino in fondo e colmare il gap con le rivali Toronto e Boston. Il 29enne, infatti, è uno dei migliori two way players della lega e rappresenta un innesto di gran valore.

 

“Tutto ciò che voglio è vincere il titolo, conquistare l’anello. A Philadelphia ho l’opportunità di lottare per farcela. Questo è il mio obiettivo e lo sarà per sempre.”, ha dichiarato Butler in merito alle proprie ambizioni tra le fila dei Sixers. Impresa che resta piuttosto ardua, ma Phila ha lo spazio salariale per rifirmare il prodotto di Marquette, ragion per cui la squadra di coach Brett Brown non ha e non deve avere fretta in questo senso.