Da poco trasferitosi ai Philadelphia Sixers, dopo una serie di indiscrezioni che per mesi e mesi hanno disegnato gli scenari più imprevedibili per il suo futuro in seguito alla sua richiesta di essere ceduto dai Minnesota Timberwolves, Jimmy Butler è stato finalmente accontentato.

 

Nella città dell’amore fraterno, infatti, l’ex Chicago Bulls torna a competere per obiettivi importanti, al fianco di giovani talenti già pronti per dire la loro nella lega ad alti livelli, tra cui Joel Embiid e Ben Simmons. Col suo arrivo, i Sixers sembrano ancor più forti per sfidare Boston Celtics, Toronto Raptors e Milwaukee Bucks e sedersi sul trono della Eastern Conference.

 

La guardia classe ‘89, del resto, è uno dei migliori two way players della lega e il suo innesto non può che rinforzare qualsiasi squadra, anche se i Sixers devono fare i conti con le perdite di due importanti pedine del calibro di Dario Saric e Robert Covington, che rendono meno profonda la second unit e riducono ampiamente la variante di armi a disposizione di coach Brett Brown.

 

Ciononostante, in quel di Philadelphia l’atmosfera non può che essere delle migliori per l’arrivo di un 4 volte All-Star, altrettante volte membro dell’All-NBA Defensive Team e vincitore del premio di Most Improved Player nel 2015. Butler, inoltre, è un’aggiunta degna di nota anche e soprattutto sul piano caratteriale, aspetto da non sottovalutare per una squadra sì talentuosa ma ancora piuttosto giovane e inesperta.

 

Tra i fuoriclasse che più hanno ispirato il prodotto di Marquette, selezionato con la trentesima scelta al Draft 2011 dai Chicago Bulls e rivelatosi in breve tempo una vera e propria steal, spicca Allen Iverson, uno degli idoli di gran parte dei cestisti della generazione attuale e icona della storia dei Philadelphia Sixers e non solo. I due si sono incontrati dopo la recente vittoria dei 76ers sui Phoenix Suns al Wells Fargo Center.

 

“Ho sempre guardato al modo in cui giocava Allen Iverson, è sempre stato un prezioso punto di riferimento per me. Non guardavo soltanto a ciò che era capace di fare, ma anche e soprattutto al cuore, all’emozione e alla passione che metteva in campo in ogni partita. È senza dubbio uno dei migliori di sempre.”, ha dichiarato in merito Butler. Un ottimo motivo in più per farlo entrare già nel cuore dei tifosi dei Philadelphia Sixers.