La telenovela Jimmy Butler ha complicato e non poco le cose nell’avvio della regular season dei Minnesota Timberwolves. La richiesta di cessione da parte dell’ex Chicago Bulls, infatti, ha creato parecchia confusione in quel di Minneapolis, con coach Thibodeau che aveva anche chiesto al front office dei suoi di trattenere il suo pupillo fino alla scadenza naturale del contratto, salvo poi arrendersi all’impossibilità di tale evenienza.

 

“Avete un bisogno disperato di me, non potete vincere senza il mio contributo!” aveva tuonato Butler dopo aver vinto una partitella in palestra contro i titolari. Dopo mesi e mesi di indiscrezioni varie, il prodotto di Marquette University è stato ceduto ai Philadelphia Sixers in cambio di Dario Saric e Robert Covington.

 

Un bel colpo per Philly, che però al contempo ha rinunciato a due delle pedine più importanti del suo scacchiere. Se è vero che i 76ers sembrano aver finalmente trovato la continuità di risultati necessaria per dire la loro ai piani alti della Eastern Conference (6-1 con Butler in campo), è pur vero che anche i Timberwolves non sembrano aver accusato la partenza del proprio leader, almeno per ora.

 

Da quando la guardia classe ‘89 ha lasciato Minneapolis, infatti, i Lupi hanno raccolto ben 5 vittorie in 7 gare ed hanno attualmente un record di 11 vittorie e altrettante sconfitte, trascinati dalle super prestazioni di Derrick Rose e Karl-Anthony Towns, autori rispettivamente di medie di 18.6 punti, 2.8 rimbalzi e 3.7 assist e 20.6 punti, 12.7 rimbalzi e 2 assist per gara.

 

Insomma, se è vero che perdere un All-Star del calibro di Jimmy Butler ha ridimensionato gli obiettivi dei Timberwolves, è pur vero che al contempo Minnesota ha ritrovato la serenità che tanto le era mancata negli ultimi mesi. Oltre a ciò, Towns e soprattutto Rose sembrano avere maggiori possibilità per mettersi in mostra.