Le ultime due sconfitte rimediate dai San Antonio Spurs hanno messo in evidenza i tanti problemi di una squadra che sembrava aver iniziato col piede giusto la regular season attualmente in corso (7-4 nelle prime undici partite), ma che dopo poco più di due mesi si ritrova al penultimo posto della Western Conference con un record di 10-12.

 

Tra le tante cause del momento nero degli Speroni spiccano i numerosi infortuni che hanno decimato il roster a disposizione di coach Gregg Popovich, tra cui quelli di Murray, Gasol e Walker, e il rendimento piuttosto altalenante dei due punti di riferimento principali della franchigia texana, ossia i due All-Star DeMar DeRozan – approdato in estate in Texas dai Toronto Raptors in cambio di Kawhi Leonard – e LaMarcus Aldridge. Proprio quest’ultimo ha detto la sua in merito ai pesantissimi ko con Minnesota Timberwolves (128-89) e Houston Rockets (136-105).

 

“Questo è un gioco di squadra, per cui ognuno di noi ha le sue colpe. Dobbiamo capire che abbiamo necessariamente bisogno di fare meglio di così.”, ha dichiarato l’All-Star classe ’85 ex Portland Trail Blazers, che sta viaggiando a medie di 17.8 punti, 10.6 rimbalzi, 2.4 assist e 1.2 stoppate per gara col 43% al tiro, con media punti e percentuale dal campo in netto calo rispetto allo scorso anno.

 

Proprio i Portland Trail Blazers saranno il prossimo avversario degli Speroni all’AT&T Center: per gli uomini di Popovich sarà fondamentale tornare alla vittoria e convincere su entrambi i lati del campo, anche perché gli Spurs sembrano essere piuttosto deboli anche per ciò che concerne la fase difensiva, divenuta un vero e proprio marchio di fabbrica di San Antonio nel corso degli anni.