Appena due giorni fa, Dwyane Wade e Donovan Mitchell si sono affrontati nel match tra Miami Heat e Utah Jazz, terminato sul 102-100 per i padroni di casa all’AmericanAirlines Arena di Miami. Per Flash, giunto ormai alla sua ultima stagione da professionista in NBA (per lui medie di 15.3 punti, 3.7 rimbalzi e 3.5 assist col 45% dal campo e il 39% da tre), 15 punti, 3 rimbalzi, 8 assist, un recupero e una stoppata decisivi per la vittoria dei suoi, mentre Spida si ferma, si fa per dire, a 18 punti, 5 rimbalzi, 3 assist e una palla recuperata.

 

“Penso che questo ragazzo sia molto forte, è speciale.”, ha dichiarato Wade in merito a Mitchell, dopo aver scambiato proprio con quest’ultimo le magliette indossate durante la gara. 36 anni compiuti lo scorso 17 gennaio, la quinta scelta assoluta del Draft 2003 ha espresso dunque tutta la propria stima nei confronti della tredicesima scelta del Draft 2017, che ha spento 22 candeline lo scorso 7 settembre.

 

Circa quattordici anni di differenza, dunque, separano le due stelle della pallacanestro a stelle e strisce: se il primo ha già raggiunto i traguardi che ogni cestista sogna di centrare (tre anelli, un MVP delle Finals, un MVP dell’All-Star Game, due Skills Challenge, due apparizioni nel primo quintetto All-NBA e ben dodici convocazioni all’All-Star Game), il secondo sta appena vivendo la sua stagione da sophomore nella lega, dopo aver sfiorato la vittoria del Rookie of the Year – poi vinto da Ben Simmons – lo scorso anno.

 

“C’è molto in comune tra i due, penso che Donovan abbia uno stile molto simile a quello di Dwyane.”, ha poi aggiunto in merito il coach dei Miami Heat Erik Spoelstra, spendendo anch’egli parole piuttosto positive nei confronti di Mitchell, che attualmente sta viaggiando a medie di 21.4 punti, 3 rimbalzi, 3.7 assist e 1.7 palle recuperate col 42,5% al tiro in 20 presenze.