Pesantissimo ko per gli Houston Rockets, che cadono malamente al cospetto degli Utah Jazz. Alla Vivint Smart Home Arena, infatti, i padroni di casa si impongono per 118-91, nonostante l’espulsione di Rudy Gobert dopo nemmeno 3’’ e la prova sottotono di Donovan Mitchell.

 

Decisivi i vari Ingles, Favors e Exum, che combinano per 57 punti col 69% al tiro (22/32). Per gli ospiti, invece, Harden, Gordon, Paul, Tucker, Capela e Green mettono a referto la stessa quantità di punti, tirando con appena il 35% (22/63). Ben 23 le palle perse da Houston e 33 i punti subiti da turnovers. 

 

Utah chiude col 50% al tiro (45/89), ma appena il 25% da dietro l’arco (8/32), mentre i Rockets non vanno oltre il 38% dal campo (34-88) e il 22% da tre (8/36). Dopo aver ridotto lo svantaggio alla pausa lunga (53-45), i Razzi crollano in un terzo quarto a dir poco disastroso, subendo un parziale di 38-11 che taglia loro le gambe.

 

HOUSTON ROCKETS

 

CHRIS PAUL: 5,5

La lampadina della fantasia è pressoché spenta. Gli acciacchi fisici pregiudicano il rendimento di CP3, che parte bene e mette a referto 12 punti, un rimbalzo e 5 assist col 45,5% dal campo (5/11), ma appare poco in grado di trascinare i suoi.

JAMES HARDEN: 5

Senza dubbio una delle sue peggiori prestazioni stagionali. Il Barba inizia male, si rimette in sesto nel secondo quarto, riportando i suoi in corsa, e poi scivola via dalla gara insieme al resto della squadra, chiudendo a quota 15 punti, 6 rimbalzi e 2 assist con appena il 31% al tiro (5/16) e il 25% da tre (2/8).

P.J. TUCKER: 4,5

Altra serata da dimenticare per il numero 17 dei Rockets, incapace di dire la sua in attacco e meno efficace del solito in difesa. L’ex Raptors fa registrare soltanto 5 rimbalzi, non riuscendo a segnare (0/2 al tiro) e rimanendo in campo soltanto 18’ per un problema di falli (4).

NENÊ: 6

D’Antoni concede maggior spazio alle riserve dato che la gara si compromette praticamente già a metà partita e l’esperto centro brasiliano ne approfitta, dimostrando di poter dire la sua dalla panchina: per lui 11 punti, 4 rimbalzi e 2 assist col 57% al tiro (4/7) in appena 13’.

CLINT CAPELA: 5

Prova decisamente negativa per il centro svizzero, che compie un balzo all’indietro dopo una serie di prestazioni positive: per lui 12 punti, 10 rimbalzi, una palla recuperata e 2 stoppate, ma con appena un insolito 36% dal campo (5/14).

 

UTAH JAZZ

 

RICKY RUBIO: 6,5

Prestazione più che positiva per il playmaker spagnolo ex Timberwolves, che fa registrare 13 punti, 3 rimbalzi, 6 assist e una palla recuperata, tirando però col 38,5% dal campo (5/13) e con appena il 25% da tre (1/4).

DONOVAN MITCHELL: 5

Non riesce a dare il suo apporto alla causa, confermandosi ancora piuttosto altalenante: per lui, infatti, appena 6 punti, un rimbalzo, 2 assist e altrettante palle recuperate col 33% al tiro (3/9) e nessuna delle tre triple tentate a bersaglio.

JOE INGLES: 7,5

Pedina insostituibile del sistema di gioco di coach Snyder, l’australiano mette a referto 18 punti, 6 rimbalzi, 3 assist e 2 palle recuperate con un ottimo 67% sia dal campo (6/9) che da dietro l’arco (4/6).

DANTE EXUM: 7

Impatto più che degno di nota per il connazionale di Ingles, autore di ben 15 punti, 2 rimbalzi, 5 assist e 2 palle recuperate col 60% al tiro (6/10) in 21’ in uscita dalla panchina.

DERRICK FAVORS: 8

Prende il posto di Gobert sin dall’inizio e risulta il migliore tra le fila dei suoi, mettendo a referto una doppia doppia da ben 24 punti, 10 rimbalzi, una palla recuperata e una stoppata con un ottimo 77% dal campo (10/13) e il 100% dalla lunetta (4/4) in appena 25’.