Reduce dal premio di Giocatore della settimana della Western Conference, in virtù di medie di 31.5 punti, 4.3 rimbalzi e 5.8 assist col 48% al tiro che hanno portato i suoi Utah Jazz a tre vittorie in quattro partite, Donovan Mitchell sembra in gran rilancio dopo una prima parte di stagione piuttosto altalenante.

Il finalista della scorsa edizione del Rookie of the Year, piazzatosi secondo alle spalle di Ben Simmons dei Philadelphia Sixers, sta recitando un ruolo chiave nella risalita degli Utah Jazz, tornati a ridosso della zona playoff dopo un avvio stagionale da incubo, proprio come fecero lo scorso anno nella seconda parte della regular season.

Essendo concentrato esclusivamente sull’obiettivo della franchigia di Salt Lake City, il classe ’96 ha deciso di rinunciare sia al Rising Stars Challenge che allo Slam Dunk Contest, che si terranno nell’All-Star Break (15 febbraio il primo, 17 febbraio il secondo).

Lo scorso anno, il numero 45 dei Jazz prese parte al Rising Stars Challenge tra le file di Team USA, perdendo per 155-124 contro Team World, per poi saltare il Rising Stars Challenge e vincere lo Slam Dunk Contest ai danni di schiacciatori del calibro di Aaron Gordon, Larry Nance jr., Victor Oladipo e Dennis Smith jr. allo Staples Center di Los Angeles.

Quest’anno, tuttavia, Mitchell non difenderà il suo titolo di vincitore della gara delle schiacciate e approfitterà della pausa All-Star per dosare al meglio le energie e preparsi in vista di un finale di stagione in cui i suoi Jazz punteranno a rientrare tra le prime otto squadre in un Ovest combattutissimo.