Quella attualmente in corso non rappresenta certo una stagione da incorniciare per John Wall e i suoi Washington Wizards: la point guard classe ’90, infatti, ha trascorso più tempo in infermeria che sul parquet, tanto da chiudere la propria annata già sul finire di dicembre, con l’intervento al tallone e il conseguente stop di 6-8 mesi, per poi aggravare lo stesso infortunio poche settimane più tardi, cadendo in casa e rompendosi il tendine d’Achille.

Quest’ultima disavventura, che allunga i tempi previsti per il suo rientro in campo (il prodotto di Kentucky dovrebbe tornare fra un anno, nel marzo 2020), rappresenta però anche un’occasione per concludere il college e mantenere così la promessa che il numero 2 dei Wizards fece anni fa a suo padre, ma che non ha potuto rispettare in seguito al suo salto tra i grandi della NBA, avvenuto in occasione del Draft 2010, in cui Washington lo selezionò con la prima scelta assoluta dopo aver fatto registrare 16.6 punti, 4.3 rimbalzi e 6.5 assist nell’unico anno trascorso a Kentucky.

Wall, che ha fatto sapere di essere a un passo dal raggiungimento del diploma collegiale presso l’Università di Kentucky (il classe ’90 è già membro della Kentucky Athletics Hall of Fame), è attualmente sotto contratto con i Washington Wizards per cinque stagioni, compresa quella attualmente in corso, per un totale di quasi 151 milioni di dollari, con una player option da 46.8 milioni di dollari per il 2022-2023 che difficilmente non verrà esercitata.

Il supermassimo contrattuale scatterà a partire dalla prossima stagione, in cui passerà dai 19.2 milioni di dollari di quest’anno a quota 37.8, per poi salire a 40.8 nel 2020-2021 e a 43.8 nel 2021-2022. Washington, attualmente undicesima a Est con appena 24 vittorie e ben 32 sconfitte, è in netta difficoltà e sembra in procinto di ricostruire per ripartire con un progetto nuovo dalla prossima stagione: un progetto di cui potrebbe non far parte John Wall (il cui contratto, però, è difficilmente scambiabile), che intanto mette da parte la palla a spicchi per riprendere in mano i libri.