Terminata la settimana di pausa per l’All-Star Weekend, la regular season NBA è tornata a prendersi le prime pagine dei giornali, offrendo grande spettacolo e, come di consueto, un mare di polemiche.

In questo senso, a far rumore è soprattutto la vittoria dei Los Angeles Lakers ai danni degli Houston Rockets per 111-106 allo Staples Center, dopo che i gialloviola erano stati in svantaggio anche di ben 19 punti.

A far discutere, in particolar modo, numerose chiamate arbitrali dubbie della terna guidata da Scott Foster. Quando una loro partita è diretta da quest’ultimo, i Rockets non vincono mai: quello con i Lakers, infatti, è il settimo ko in altrettante sfide arbitrate da Foster per i Razzi.

Al termine della gara, James Harden – espulso per limite di falli nel finale di gara, raggiunto poco più tardi da Chris Paul, ed autore di 30 punti per la trentaduesima partita di fila – ha sfogato la propria frustrazione in conferenza stampa.

“Non voglio soffermarmi sull’arbitraggio in generale, ma su Scott Foster in particolare. Il suo modo di arbitrale rende impossibile un rapporto di collaborazione con gli arbitri: non puoi parlare con lui, altrimenti ti fischia un fallo tecnico.”, ha dichiarato il Barba.

L’MVP in carica ha poi rincarato la dose: “Quasi sicuramente mi beccherò una multa piuttosto salata, ma mi sembra che non stia dicendo nulla di grave. Di solito sono tranquillo, uno di quelli che se ne sta sulle sue, ma in casi del genere è impossibile non esporsi. Tutto ciò è molto triste e va avanti da troppo tempo, sono certo che ormai sia diventata una questione personale da parte sua, per cui non dovrebbe più arbitrare le nostre partite.”