Dopo tanti anni di infortuni, rientri brevi e ricadute, Derrick Rose sta finalmente tornando a fare quello che riesce meglio con continuità: il protagonista sul parquet. Quest’anno, infatti, l’MVP 2011 sta vivendo la sua miglior stagione da quel drammatico infortunio che diede inizio al suo calvario nel 2012, in occasione di gara-1 del primo turno dei playoff contro i Philadelphia Sixers.

Da allora, Rose ha provato a rilanciarsi più volte, ma il giocatore capace di emozionare e divertire sembrava ormai soltanto un lontano ricordo e gli infortuni non avevano smesso di perseguitarlo. Nemmeno le esperienze ai New York Knicks prima e ai Cleveland Cavaliers poi, sono bastate a fargli ritrovare sé stesso.

Col passaggio a Minnesota, dove ha ritrovato il suo coach a Chicago Tom Thibodeau, D-Rose sembra finalmente essere tornato a divertirsi in campo e fuori, anche e soprattutto grazie a un ruolo ben definito e alla ritrovata continuità d’impiego che gli era mancata negli ultimi anni.

La point guard classe ’88, infatti, quest’anno ha già giocato 31 delle 34 gare stagionali disputate dai suoi Timberwolves, di cui 10 da starter e 21 da Sesto uomo, mettendo a referto sin qui medie di 18.7 punti, 2.8 rimbalzi e 4.7 assist col 49% al tiro, il 45.5% da dietro l’arco e l’84% dalla lunetta.

In occasione della scorsa gara vinta per 119-94 dai Lupi contro i Chicago Bulls, Rose è tornato a giocare allo United Center di Chicago dopo poco più di due anni. La prima scelta assoluta del Draft 2008, infatti, giocò l’ultima volta nell’arena della squadra della sua città natale il 4 novembre 2016, con la maglia dei New York Knicks, facendo registrare 15 punti, 7 rimbalzi, 11 assist, una palla recuperata e una stoppata col 37.5% dal campo (6/16) e il 100% ai liberi (3/3).

Nella gara di ieri, invece, Rose ha trascinato i suoi Minnesota Timberwolves alla vittoria con una prestazione da 24 punti, 3 rimbalzi, 8 assist e 2 palle recuperate con un ottimo 58% al tiro (11/19), venendo accolto dall’affetto del suo ex pubblico, che lo ha fatto emozionare a più riprese cantandogli “MVP! MVP! MVP! MVP!”.

“Mi sono venuti in mente i vecchi tempi. Vista la stagione che sto facendo, è speciale per me tornare qui a Chicago e avere la possibilità di giocare. Sto cercando di prendere le cose come vengono. Mi sembra di vivere la mia stagione da rookie, certo con più esperienza e partite giocate. Certo, non sono al primo anno, ma per me è una boccata d’aria fresca.”, ha dichiarato Derrick Rose al termine della gara, sfoggiando un cappello recante la scritta “Chicago Native”.