In s7evin, patto criminale la kansas city shuffle è la mossa dove tu guardi a destra e loro vanno a sinistra. Un po’ come noi, che aspettavamo l’approdo di HoodieMe7o a Houston, finendo invece alla corte dell’MVP Russell Westbrook. Sam Presti come un prestigiatore che si rispetti, ci ha stupiti portando ben 2 All star in quel di Oklahoma.

 

Accomunati dalla voglia di vincere un più che meritato anello, Billy Donovan si ritrova una notevole patata bollente tra le mani. La convivenza di tre All star con il più alto numero di Iso della lega. Un Carmelo non più giovanissimo (con le solite lacune difensive) ed un Paul George che pur essendo un ottimo “two way player”, dopo l’orrendo infortunio non è più tornato lo stesso. Inoltre una panchina piuttosto corta e di una qualità discutibile. Grant, Felton, Patterson, Abrines, Huestis non sono proprio il massimo a cui aspirare. Comunque ad inizio season vengono etichettati come una possibile contender al titolo. L’hype che gira intorno ad HoodieMelo, Pg13 e Russell Westbrook è enorme. I fans ci credono, la lega ci crede, etichettandoli come possibili anti-Warriors.

 

Ci si interroga sulle lacune difensive, composte da Melo e da Russ. Invece l’inizio di stagione, come la precedente Kansas city shuffle, mostra il vero problema di Okc: un attacco statico, senza flow, inconcludente. Le aspettative sono tradite e si grida già al fuoco di paglia. Una chimica inesistente, fatta di troppi iso e percentuali vergognose, considerando il livello delle 3 All star. Adams e Robertson, invece, facendo il lavoro sporco offrono grande concretezza.

 

Arriviamo al 22 Novembre, la rivincita di Westbrook su KD. I Thunder  dominano  la partita, mostrando una grande pallacanestro, solida e ben orchestrata. Dopo un inizio piuttosto travagliato, si pensa alla rinascita dell’araba fenice. Invece rimane un “thunder” a ciel sereno. La discontinuità della squadra di coach Donovan è “patologica”. Si continua a tirare con percentuali bassissime, a girare malissimo in attacco, perdendo partite addirittura contro Mavericks e Nets. La vittoria fisica e morale su KD non basta a tranquillizzare i fans. Oklahoma ha un problema e non si è più ad inizio stagione. Si cerca un capro espiatorio: “ Donovan non è in grado di gestire 3 superstar, Melo non difende e non gioca in modalità Fiba, la panchina è decisamente troppo corta”.

 

Una possibile chiave di volta si vede il 18 dicembre. Con una soffertissima vittoria sui Denver Nuggets, 95 a 94. Con un Melo da 4(sì avete letto bene) QUATTRO punti, PG con un 23% dal campo. La chiave di volta si ha nell’energia e nella voglia di vincere che ha questa squadra. Melo inizia a sacrificare il suo gioco, pieno di possessi lentissimi e talvolta snervanti,  ricevendo anche i complimenti da Billy Donovan per la sua umiltà e versatilità. PG e RUSS ritornano a buoni livelli, diventando i primi 2 leaders nella lega per palle rubate. RW0 ritorna la solita macchina di triple doppie, ma la differenza la fa Adams. Il neozelandese sembra aver finalmente trovato il suo spazio nella manovra offensiva dei Thunder.

 

Con la vittoria sui Toronto Raptors per 124-107, i Big 4 sono alla sesta vittoria consecutiva. Di queste 6 una pesantissima, contro il Barba privo di CP3. Anche in quel frangente hanno dimostrato testa, cuore ed una pallacanestro di alto livello. Non so se possano essere realmente una contender al titolo, ma quando giocano bene, sono innegabilmente divertenti da vedere. Le “Thunderous” dunk di Westbrook, l’ipnotico jap step di Anthony ed i sempre più frequenti crossover di George allietano lo spirito. “I found my place, and it’s me on top of the world. I’m King Kong, drop the gate” recita una canzone di DeStorm.  E i BIG 3 avranno finalmente trovato il loro “place”, sono pronti ad essere “King Kong on top of the World”? Riusciranno a liberarsi dalle catene del “primeggiare”? Per il divertimento di tutti, speriamo non sia un’altra Oklahoma city shuffle.

 

Daniele Marra