La lunga attesa per il debutto di Isaiah Thomas con la maglia dei Cleveland Cavaliers è finalmente giunta al termine. Nella notte, infatti, l’ex Boston Celtics disputerà la sua prima partita con i Cavs, impegnati alla Quicken Loans Arena contro i Portland Trail Blazers. Una notizia che ha reso felici non soltanto i tifosi della squadra campione NBA nel 2016, ma anche i tanti appassionati del basket a stelle e strisce, impazienti di vedere all’opera IT nel nuovo capitolo della sua carriera.

 

Arrivato nell’Ohio l’estate scorsa nell’ambito della trade che ha portato Kyrie Irving a compiere il percorso inverso, The Little Guy ha vissuto un’ottima stagione con la maglia dei Boston Celtics, lasciando un ottimo ricordo nel Massachusetts grazie a prestazioni costantemente più che positive e, soprattutto, ad uno spirito da lottatore duro a morire, disposto a fare qualsiasi cosa per il bene della sua squadra e dei suoi compagni.

 

Conclusa una sensazionale regular season al terzo posto tra i migliori marcatori della lega con 28,9 punti a partita, alle spalle dei soli Russell Westbrook (31,6) e James Harden (29,1), IT si è poi piazzato quarto nella graduatoria per l’MVP, dietro soltanto al vincitore Russell Westbrook e a James Harden e Kawhi Leonard. Nel mezzo, l’eliminazione dei suoi Celtics ai playoff nella finale della Eastern Conference contro, ironia della sorte, i Cleveland Cavaliers di LeBron James e Kyrie Irving, che si impongono senza troppi patemi d’animo per 4-1.

 

Sono proprio i playoff, in cui crollano i sogni dei verdi guidati da coach Brad Stevens, a segnare il capolinea dell’avventura di Thomas nel Massachusetts. Mentre i Cavs si confermano padroni indiscussi ad Est per il terzo anno di fila, i Celtics si leccano le ferite e sembrano pronti a ripartire dal classe ’89, cui viene affiancato Gordon Hayward, stella prelevata nel corso della free agency dagli Utah Jazz. Una coppia che sulla carta promette spettacolo e risultati, ma che non avrà mai modo di formarsi: IT, infatti, viene ceduto ai Cleveland Cavaliers in cambio di Kyrie Irving e, con lui, si trasferiscono nell’Ohio Jae Crowder e il giovane Ante Zizic.

 

L’affare rischia di saltare in virtù di alcuni problemi fisici dello stesso Thomas, che a sua insaputa ha giocato i playoff pur avendo un infortunio all’anca. Deluso dall’atteggiamento del general manager dei Celtics Danny Ainge, che lo ha utilizzato come contropartita tecnica per arrivare a Irving, quasi incurante del fatto che il buon Isaiah si fosse rivelato il giocatore adatto per Boston, nonché un trascinatore assoluto della squadra nonostante la tragica scomparsa della sorella Chyna, morta in un incidente stradale.

 

The Little Guy ha superato l’enorme dolore grazie al basket e, anche e soprattutto in virtù del contributo offerto alla causa biancoverde, si aspettava maggior riconoscenza. Pronti, via: si riparte. Dopo essere stato selezionato con la sessantesima ed ultima scelta al Draft 2011 dai Sacramento Kings ed aver indossato la maglia dei Phoenix Suns, Thomas pareva aver trovato la sua dimensione ideale a Boston ed era pronto a diventare l’uomo franchigia della squadra di Brad Stevens. L’avventura nel Massachusetts è durata appena due anni, in cui è cresciuto tantissimo come giocatore e come uomo, ha vissuto momenti indimenticabili ed altri piuttosto negativi tra campo e vita privata. Il passato è ormai alle spalle, da stanotte comincia un’altra avventura nella carriera del 28enne di Tacoma, con i Cleveland Cavaliers di LeBron James, per inseguire la vittoria dell’anello e togliersi qualche sassolino dalla scarpa.