Ritiratosi al termine della regular season 2015-2016, Kobe Bryant rappresenta ancora oggi un punto di riferimento fondamentale per chi si affaccia sulla scena del basket a stelle e strisce o per chi, semplicemente, sogna di giocare in NBA. Molti giovani talenti attualmente militanti nella lega statunitense e nati alla fine degli anni ’90 sono cresciuti ammirando le prodezze compiute dal Black Mamba nel corso della sua gloriosa carriera con la maglia dei Los Angeles Lakers.

 

Con 5 titoli NBA, 2 ori olimpici, un MVP della regular season e 2 MVP delle Finali conquistati, Bryant è stato innegabilmente uno dei cestisti più influenti della sua epoca, nonché fonte d’ispirazione per tanti ragazzi cresciuti consumando una palla a spicchi da mattina a sera e conservando tanti sogni nel cassetto. Dopo il ritiro, Kobe ha lavorato con tanti giocatori che militano attualmente in NBA e potrebbe farlo con altri di loro la prossima estate.

 

Tra questi spicca Giannis Antetokounmpo, giovane stella dei Milwaukee Bucks. The Greek Freak ha recentemente dichiarato che gli piacerebbe lavorare con Bryant quest’estate e avrà modo di incontrarlo allo Staples Center, in cui il numero 34 dei Cervi parteciperà al secondo All-Star Game della sua carriera. Il greco di origini nigeriane è già uno dei migliori giocatori della lega e, dopo essere stato eletto Most Improved Player della scorsa stagione, è in corsa per l’MVP e lavora costantemente su se stesso per progredire sempre di più.

 

Anche Andrew Wiggins potrebbe decidere di lavorare con Kobe Bryant. Selezionato con la prima scelta assoluta al Draft 2014 dai Cleveland Cavaliers, il classe ’95 sembrava destinato a dominare la lega nel giro di pochi anni, ma, pur essendo un ottimo giocatore, la sua crescita ha subito un rallentamento con l’arrivo in quel di Minneapolis di giocatori del calibro di Karl-Anthony Towns prima e Jimmy Butler poi. Alla luce di tutto ciò, Wiggins potrebbe ricevere preziosi insegnamenti dall’ex guardia dei Lakers, soprattutto per ciò che concerne l’aspetto mentale, al fine di diventare un giocatore più trascinante.

 

Un giocatore che ha molte cose in comune con Bryant è Donovan Mitchell, nuovo detentore del titolo di campione dello Slam Dunk Contest. Selezionato anch’egli con la tredicesima scelta assoluta al Draft, il numero 45 degli Utah Jazz ci ha messo poco tempo a mettere in mostra il suo enorme potenziale, tanto da essere attualmente il favorito per la vittoria del Rookie of the Year. Lavorando con Kobe, Mitchell potrebbe diventare un attaccante ancor più esplosivo e prolifico.

 

Restando in tema di attaccanti prolifici, un altro giocatore che ricorda tantissimo Kobe Bryant, con le dovute proporzioni, è il gioiello dei Phoenix Suns Devin Booker. Classe ’96, il prodotto di Kentucky ha fatto registrare progressi degni di nota in poco tempo, soprattutto per ciò che concerne la fase realizzativa, e il bello è che ha ancora ampi margini di miglioramento. I Suns si aggrappano a lui per tornare a recitare un ruolo importante ad Ovest, lui li ripaga dimostrando di essere una guida piuttosto autorevole nonostante la giovane età (21 anni). Dai 70 punti al TD Garden contro i Boston Celtics alla recente vittoria del Three-Point Contest, Booker è pronto per seguire le orme di quello che potrebbe presto essere il suo maestro.

 

Kyrie Irving e Kobe Bryant hanno sempre mostrato di avere stima l’uno per l’altro, dunque il fatto che i due possano lavorare insieme appare un’ipotesi piuttosto concreta. The Uncle Drew è innegabilmente uno dei migliori attaccanti della lega, abile soprattutto nel risultare decisivo nei momenti più complicati delle partite e mostrando di possedere appieno la Mamba Mentality introdotta dallo stesso Kobe. Nel caso in cui Irving dovesse lavorare con Kobe, ci penserà su due volte prima di sfidarlo, visto che durante una sfida tra Cleveland Cavaliers e Los Angeles Lakers, il Black Mamba lo stoppò in una circostanza e in un’altra lo costrinse al fallo su tiro, segnando in area e guadagnandosi un tiro libero supplementare.