Tra le tante conferme, delusioni e sorprese della regular season attualmente in corso, i Portland Trail Blazers rientrano decisamente nella terza ed ultima categoria, nonostante si tratti di una squadra capace di raggiungere i playoff quattro volte negli ultimi quattro anni. Con 41 vittorie e 26 sconfitte, la squadra guidata da Terry Stotts è attualmente terza ad Ovest, davanti a squadre sulle carta considerate superiori, tra cui gli Oklahoma City Thunder, i Minnesota Timberwolves e i San Antonio Spurs.

 

La franchigia dell’Oregon non ha ancora compiuto il passo decisivo per diventare una contender a tutti gli effetti, ma sin qui è stata in grado di convincere anche i più scettici circa l’efficienza del proprio gioco, avvalendosi in particolar modo di uno dei backcourt più forti e talentuosi dell’intera lega, quello composto da due giocatori del calibro di Damian Lillard e C.J. McCollum, e mettendo in mostra un centro dalle numerose abilità in entrambi i lati del campo, il bosniaco Jusuf Nurkic.

 

L’anno scorso i Blazers acciuffarono la qualificazione ai playoff in extremis, piazzandosi all’ottavo ed ultimo posto valevole per l’approdo alla post season, con 41 vittorie ed altrettante sconfitte, appena un successo in più ed un ko in meno dei Denver Nuggets noni. Tutt’altra musica quest’anno, in cui Damian Lillard pare aver raggiunto la tanta agognata maturità cestistica una volta per tutte, confermando le sue ottime medie (26,9 punti, 4,5 rimbalzi e 6,5 assist per partita) e rivelandosi spesso e volentieri affidabili nelle situazioni più intricate di ogni gara, quelle in cui la palla scotta.

 

Insieme a Dame, spicca anche il considerevole apporto offerto alla causa da parte di C.J. McCollum, che da qualche anno a questa parte continua a mettere in evidenza enormi progressi nel suo gioco, tanto che nel corso di questa stagione è riuscito a far registrare medie di 21,7 punti, 3,9 rimbalzi e 3,2 assist. Menzione speciale anche per Jusuf Nurkic, prelevato l’estate scorsa dai Denver Nuggets e rivelatosi una scelta più che eccellente per il gioco della squadra dell’Oregon. In uscita dalla panchina, inoltre, danno il loro contributo tanti altri giocatori fondamentali, tra cui i vari Ed Davis ed Evan Turner.

 

Negli anni 2000, Portland ha vissuto numerose stagioni contrassegnate da tante difficoltà, tanto da mancare ben sette volte l’accesso ai playoff e tornare a superare il primo turno soltanto nel 2014, a quattordici anni di distanza dall’ultima volta. Negli anni ’90, invece, la franchigia dell’Oregon raccolse i primi risultati degni di nota dalla vittoria del titolo datata 1976-1977 (in cui si imposero per 4-2 nelle Finals contro i Philadelphia Sixers), tornando a disputare le Finals nel 1990, in cui caddero per 4-1 al cospetto dei Bad Boys dei Detroit Pistons. Due anni più tardi, invece, furono i Chicago Bulls di Michael Jordan a sconfiggerli per 4-2 nell’atto finale.

 

Da quel momento in poi, i Trail Blazers non sono riusciti ad andare oltre le Finali di Conference, perse sia nel 1999 contro i San Antonio Spurs (4-0) che nel 2000 contro i Los Angeles Lakers (4-3). Portland, inoltre, si è distinta nel corso degli anni per non aver scelto alcuni futuri campioni in vari Draft, tra cui spiccano quello del 1984, in cui con la seconda scelta assoluta chiamarono Sam Bowie piuttosto che Michael Jordan, scelto con la chiamata successiva dai Chicago Bulls, e quello del 2007, in cui avevano la prima scelta assoluta e preferirono Greg Oden a Kevin Durant, di fatto regalato ai Seattle SuperSonics.

 

Risulta ancora piuttosto complicato stabilire se i Trail Blazers siano già pronti per dire la loro nei playoff, anche perché è ancora troppo presto per avere una situazione delineata nelle due Conference, ma di certo gli enormi progressi della squadra dell’Oregon, capace di attestarsi sin da subito nei piani alti ad Ovest, fino a compiere una vera e propria scalata verso l’attuale terzo posto, alle spalle di Houston Rockets e Golden State Warriors. Nelle ultime dieci partite, inoltre, i Trail Blazers hanno raccolto altrettanti successi, e risultano fin qui l’unica squadra, insieme a Houston Rockets e Oklahoma City Thunder, capace di battere per ben due volte in tre incroci stagionali i campioni in carica dei Golden State Warriors.

 

Oltre a ciò, Portland ha centrato le 40 vittorie stagionali: le squadre capaci di vincere 40 o più partite tra Est ed Ovest, finora, sono soltanto sei, ossia i Toronto Raptors (49) e i Boston Celtics (46) ad Est, gli Houston Rockets (53), i Golden State Warriors (51), gli Oklahoma City Thunder (40) e, appunto, i Portland Trail Blazers (41). Nonostante tutto ciò, è raro vedere la franchigia dell’Oregon sotto i riflettori, al pari della sua stella più luminosa, quel Damian Lillard capace di far registrare una media di ben 32,5 punti nelle ultime 10 partite, non a caso tutte vinte dai suoi.