Di giocatori che in questo periodo si sono fatti notare giocando ogni partita come fosse l’ultima ce ne sono stati tanti, soprattutto attirati dal miglior premio individuale che la lega riserva al miglior cestista della stagione e per il limitato countdown di partite che precedono la sempre più vicina post season. Infatti la maggior parte di questi atleti cercano di portare la propria squadra nell’ambita zona playoff per avere la possibilità di giocare anche dopo aprile o per affermare il posto lottato durante l’attuale regular season. Non può non mancare all’appello DeAndre Jordan che quasi da solo sta portando avanti la squadra nella quale gioca da 10 anni. Dopo la cessione a inizio anno di Chris Paul e dopo quella lampo di Blake Griffin a febbraio la squadra era considerata un team da tank e che quindi difficilmente sarebbe riuscita a raggiungere i 10 primi standings dell’agguerrita Western Conference. Ma grazie all’aiuto di giocatori come Lou Williams e il nuovo ingaggio Tobias Harris il big man dei LAC è riuscito a mantenere a galla la barca pericolante che porta il nome di Los Angeles Clipppers. Oltre a dare un grande contributo nella zona offensiva del campo, lottando per la prima posizione nella categoria Field Goal Percentage e dominando in quella dei rimbalzi offensivi, sta dando una mano anche nell’altra zona del parquet dove coach Rivers sfrutta le sue doti da difensore che gli hanno fatto guadagnare il posto per due anni di fila nell’NBA All-Defensive Team e grazie alla quale è ora secondo dietro solo ad Andre Drummond per rimbalzi a partita. Per ora, infatti, in attacco ci pensano la freddezza al tiro del già citato Williams e la visione di gioco dell’ex CSKA Mosca Teodosic a dare punti importanti alla squadra. Nell’ultimo match il numero 6 della squadra losangelina ha messo a segno il suo carrer high con 29 punti con 11 su 12, 18 rimbalzi, 5 assist e 2 stoppate, portando alla vittoria i suo team per 112-106 contro i Bulls e raggiungendo la settima posizione in campionato. Ma quello che quasi spaventa è la continuità con cui gioca. Nelle ultime 5 partite ci ha regalato prestazioni da sogno lasciando il campo da vincente per ben 4 volte su 5 con medie di 17 punti e 18.8 rimbalzi, dove, come già detto non manca la grande difesa di cui è capace. Per ora sa benissimo come portare i Los Angeles Clippers ai playoff, dove certo non riusciranno a trovare l’anello, ma dove si potrà affermare come giocatore completo e pericoloso, come d’altronde ha sempre fatto.