Da quando Jimmy Butler si è infortunato, nella gara persa per 120-102 in casa degli Houston Rockets lo scorso 24 febbraio, ad oggi, i Minnesota Timberwolves hanno attraversato parecchie difficoltà, perdendo ben 5 partite su 10 senza il loro principale punto di riferimento. Ciò nonostante, i Lupi di Minneapolis sono rimasti ancorati alla zona playoff, essendo attualmente settimi in classifica ad Ovest, anche e soprattutto grazie al rendimento di Karl-Anthony Towns.

 

Il prodotto di Kentucky si sta indubbiamente rivelando l’arma in più per la squadra di coach Tom Thibodeau, come dimostra il fatto che abbia messo a referto medie di 25,1 punti, 12,5 rimbalzi, 2,2 assist, una palla recuperata e una stoppata per gara nelle dieci partite giocate dai suoi senza Jimmy Butler. Towns, però, è in buona compagnia, in quanto può contare anche sul fondamentale contributo di Andrew Wiggins, spesso e volentieri sottovalutato, ma innegabilmente imprescindibile per Minnesota.

 

Prima scelta assoluto del Draft 2014, il classe ’95 canadese si è trasferito dai Cleveland Cavaliers ai Timberwolves nell’ambito della trade che ha portato Kevin Love a compiere il percorso inverso e in quel di Minneapolis ha rappresentato sin da subito un importante pilastro su cui costruire una nuova era, dopo che la squadra aveva mancato l’approdo i playoff sette volte su sette nel post Kevin Garnett. Pur essendosi imposto come un giocatore piuttosto talentuoso ed affidabile, Wiggins è però ancora molto lontano dal raggiungere lo status di campione e fuoriclasse affidabile.

 

Il 23enne di Thornton, del resto, non ha fatto mistero della sua scontentezza in merito al suo ruolo all’interno dei Minnesota Timberwolves, essendo la terza opzione offensiva di coach Thibodeau, alle spalle di Jimmy Butler, attualmente infortunato, e Karl-Anthony Towns (l’anno scorso, invece, era proprio lui il principale punto di riferimento dei Lupi in attacco, tanto da mettere a referto 23,6 punti per partita). In occasione dell’infortunio dell’ex guardia dei Chicago Bulls, Wiggins ha migliorato e non poco i suoi numeri, tanto da far registrare medie di 21,4 punti, 3,4 rimbalzi, 2,2 assist, 0,9 palle recuperate e 0,8 stoppate per gara.

 

Wiggins è uno di quei giocatori che sa come rendersi fondamentale per i Timberwolves, che non possono fare a meno del suo apporto in fase offensiva. Attualmente è salito a 18,1 punti di media, segno che l’infortunio di Butler gli ha fatto aumentare in maniera piuttosto efficiente la competitività e la voglia di mettersi in mostra, dimostrando sul campo di poter essere un elemento trascinante per la propria squadra.

 

Se Minnesota tornerà ai playoff, Wiggins parteciperà per la prima volta in carriera alla post season: c’è molta curiosità attorno al suo debutto nei playoff, laddove avrà la chance di dimostrare di poter compiere in men che non si dica il tanto agognato salto di qualità e potrebbe portare a termine il proprio processo di crescita aiutando in maniera considerevole i suoi compagni, insieme ai vari Towns, Butler, Crawford e Rose.