Joshua O’Neal, detto Josh, Jackson nasce a San Diego il 10 Febbraio 1997 da mamma militare. All’età di otto mesi si trasfersce a Detroit con sua madre per stare più vicino alla famiglia. A 16 anni decide di trasferirsi a Napa in California per frequentare Justin-Siena high school. Nel suo ultimo anno al liceo viene nominato McDonald’s All American, è secondo nella ESPN top 100 del 2016, e nella partita segna 19 punti venendo eletto il co-MVP assieme a Frank Jackson.

A Kansas viene schierato da ala grande, egli sarebbe un’ala piccola o una guardia piuttosto che una PF,nonostante ciò fa registrare 16 punti e 7.4 rimbalzi e 3 assist per partita. Durante il suo unico anno al college si rende partecipe di un atto di vandalismo rovinando, assieme al suo compagno di squadra LaGerald Vick, la macchina della ex del suo amico. Successivamente a questo incidente seguì un corso per il controllo della rabbia e si propose per ripagare i danni subiti alla auto di McKenzie Calvert (l’ex di Vick) giocatrice di basket per Kansas e team USA.

Al Draft NBA del 2017 viene scelto da Phoenix con la 4° chiamata assoluta. Prima del Draft sigla un accordo di sponsorizzazione con Under Armour assieme a Dennis Smith Jr. e Terrance Ferguson.

Il figlio di Apples Jones è gia ora un giocatore chiave per i Suns e lo dimostrano le statistiche, a inizio stagione segnava il 20% dei punti complessivi della squadra, ora è arrivato a segnare il 34% dei punti; inoltre il 42.9% delle steal di Phoenix sono grazie alle sue ottime letture difensive. Questo dimostra che si segna ed occupa una grossa fetta dei tiri della sua squadra, ma può influenzare la partita senza che nel suo tabellino alla voce punti ci sia scritto 30.

Josh Jackson rimanda un po’ a Kawhi Leonard (di questi anni) perché gioca entrambi i lati del campo con la stessa energia e competività, difatti è un ottimo difensore ed è anche un trash talker. Sa creare occasioni offensive da quelle difensive ovvero he turns defense to offense dato che segna il 21.2% dei suoi 13 punti di media in contropiede, però ha un Net rating negativo perché il gioco della squadra dell’Arizona lascia molto a desiderare.

Una sua particolarità è che non gli serve la palla in mano per creare gioco, grazie ai suoi movimenti lontano dalla palla capisce quando tagliare backdoor per l’alley oop oppure ricevere libero per il tiro o la penetrazione, cosa non scontata per un rookie o comunque per uno giocatore che dispone dei suoi mezzi.

Josh è paragonabile anche al numero 0 di Oklahoma per la sua ferocia e continuità ad attaccare il canestro sopratutto nei closeout sulla sua finta di tiro. Inoltre ha problemi al tiro come all’inizio delle loro carriere avevano le star nominate in precedenza; però in questa stagione ha dato segni di miglioramento anche nella meccanica che prima non era sempre uguale ed il rilascio delle volte era totalmente sbagliato.

Assieme al tiro ed alla fiducia in esso sono migliorate di molto le sue statistiche; difatti nei primi mesi non andava in doppia cifra con i punti segnati mentre negli tre mesi sta facendo scintille segnando quasi 20 punti punti a partita prendendo 6 rimbalzi e servendo quasi 3 assist a partita. Questo exploit è dovuto anche ad un maggior minutaggio che si aggira sui 33 minuti a partita rispetto ai 20 iniziali; inoltre sono aumentate sia le palle rubate sia le stoppate. Di conseguenza all’assenza di Booker nelle ultime partite gioca quasi 40 minuti però perde qualche pallone in più anche perché si trova costretto a gestire la palla per un numero maggiore di possessi offensivi rispetto all’inizio di stagione.

Jackson ha sia il potenziale sia la voglia di migliorare cose che molto probabilmente faranno di lui un All-Star un giorno; però come svilupperà il suo talento e il giocatore che diventerà dipendono molto dalla dirigenza dei Suns. Essa ha molti giovani promettenti al roster, per esempioe Booker, Chriss, lo stesso Jackson, Ulis e Bender, e sarà importantissimo farli giocare in un sistema che li renda complementari in modo da competere per i playoff, e perché no tra qualche anno per il titolo.