Quest’anno più che mai la lotta per l’MVP è agguerrita: tanti pretendenti, a partire da James ed Harden, ma senza dimenticare un sorprendente Anthony Davis e perché no, anche Russell Westbrook.

Ad esprimersi sulla vicenda c’è stata la dichiarazione di un allenatore della lega, Scott Brooks, attualmente coach dei Washington Wizards.

L’ex allenatore degli Oklahoma City Thunder ha affermato che “Harden è l’MVP di questa stagione. Sta giocando davvero bene nel team che sta producendo anche la migliore pallacanestro dell’intera NBA.”  

“Si potrebbe però anche sostenere che (l’MVP) lo possa vincere ogni anno LeBron James, esattamente come Micheal Jordan, che ne avrebbe potuti avere ben 12 nella sua bacheca. LeBron è lo stesso tipo di giocatore. Sta disputando probabilmente una stagione migliore rispetto a quello scorso, nonostante tutti gli anni di carriera che ha alle spalle.”

“Ma James (Harden) lo merita. Ha lavorato molto per ottenere questi risultati, migliorando di anno in anno. Tutto questo, a volte, diventa difficile ad alti livelli. È già al livello MVP da almeno tre anni. Ogni anno gioca sempre meglio. Come tutti gli MVP, è questione di impatto e di vittorie.”

Giudizio che può essere considerato un pò di parte, ricordando il trascorso che Harden e Brooks hanno avuto assieme ai Thunder (dove tra l’altro, proprio sotto Brooks, l’attuale guardia dei Rockets vinse il premio di sesto uomo dell’anno), ma che però raccoglie il consenso di molti appassionati NBA.

Il numero 13 si presenterà a fine giugno alla premiazione per l’MVP 2017-18 con questi numeri: 30.4 punti (oltre ad essere il top scorer stagionale), 5.4 rimbalzi e 8.8 assist di media.

Il suo principale avversario LeBron James, invece, nella regular season ha fatto registrare queste cifre: 27.5 punti, 8.6 rimbalzi e 9.1 assist.

In base a queste statistiche il premio dovrebbe essere assegnato a LeBron James, che, dai numeri sopracitati, sembra essere un giocatore più completo rispetto al Barba. Come però ricorda anche Brooks, le vittorie in stagione sono un fattore fondamentale per la proclamazione del vincitore finale.

Harden, a differenza di LeBron, fa parte della squadra con il miglior record stagionale dell’intera lega, mentre quest’ultimo ha raggiunto solo un quarto posto nella Eastern Conference.

 

Più staccati, abbiamo Davis e Westbrook. The Brow quest’anno ha fatto registrare 28.1 punti, 11.1 rimbalzi e 2.3 assist in 75 partite giocate.

The Brodie invece ha fatto addirittura di meglio: ha fatto registrare per il secondo anno consecutivo una tripla doppia di media (mai avvenuto prima d’ora in NBA), mettendo a referto 25.4 punti, 10.1 rimbalzi e 10.3 assist.

 

È davvero una grande battaglia ma, per quello mostrato nella regular season, Harden è il maggior candidato per la vittoria finale. Oltre ai grandi numeri di quest’anno, ha dimostrato di essere in grado di coesistere con un altro grande portatore di palla e creatore di gioco come Chris Paul e di essersi ormai adattato perfettamente al sistema creato da D’Antoni in Texas, che punta alla totale eliminazione del tiro dalla media distanza, mettendo in risalto i suoi isolamenti e stepback da tre punti, oltre che sfruttare anche la sua grande abilità nel Catch And Shoot.