Ieri sera, i Portland Trail Blazers hanno abbandonato con largo anticipo i playoff 2018, risultando la prima squadra ad essere eliminata tra le sedici franchigie che partecipano alla post season. La squadra guidata da coach Terry Stotts, infatti, si è arresa per 131-123 allo Smoothie King Center di New Orleans contro i padroni di casa dei Pelicans in gara-4, perdendo per la quarta volta in altrettanti confronti con la franchigia della Louisiana in questo primo turno.

 

Quella riportata ieri dai Trail Blazers, inoltre, è la decima sconfitta consecutiva ai playoff, considerando anche i quattro ko dello scorso anno al primo turno contro i Golden State Warriors e le ultime due sconfitte delle semifinali di Conference, perse per 4-1 sempre contro i campioni in carica. Dopo l’ottima cavalcata in regular season, conclusa al terzo posto ad Ovest con 48 vittorie e 34 sconfitte, ci si aspettava sicuramente qualcosa in più da Portland, che ha invece dovuto incassare uno sweep pesantissimo da digerire dai New Orleans Pelicans, i quali a loro volta erano considerati da molti sfavoriti in virtù dell’assenza di DeMarcus Cousins.

 

I Blazers non hanno mai dato l’impressione di poter riequilibrare la serie, né di potersela giocare alla pari contro i New Orleans Pelicans, che dal canto loro hanno dato fiducia ad un sistema di gioco rivelatosi efficiente e produttivo. Merito di coach Alvin Gentry e anche e soprattutto degli interpreti in campo, dal leader della squadra Anthony Davis alle utilissime pedine Rajon Rondo, Jrue Holiday e Nikola Mirotic. La coesione del gruppo ha permesso a New Orleans di imporsi senza particolari patemi d’animo in tutte e quattro le gare disputate contro Portland, annientando la franchigia dell’Oregon e staccando il pass per le semifinali di Conference.

 

E mentre i Pelicans stasera saranno tutti davanti al televisore ad assistere alla gara-4 tra i San Antonio Spurs e Golden State Warriors, con questi ultimi che in casa di vittoria chiuderebbero la serie sul 4-0 e volerebbero in semifinale proprio contro New Orleans, i Trail Blazers si leccano le ferite e rivolgono, non senza rimpianti, la mente e lo sguardo alla prossima stagione, che potrebbe rappresentare un’occasione di considerevole svolta per Portland, ormai stufa dei risultati poco soddisfacenti ottenuti negli ultimi anni: dall’arrivo di Damian Lillard ad oggi, infatti, i Blazers hanno superato il primo turno in sole due occasioni su cinque.

 

Proprio Dame e il suo fedele scudiero C.J. McCollum rappresentano gli emblemi della disastrosa spedizione playoff targata Portland Trail Blazers: i due, infatti, non sono riusciti ad esprimersi sui loro livelli abituali e sulla falsariga di quanto messo in mostra in regular season. Lillard, in particolar modo, ha dovuto fare i conti con uno scatenato Jrue Holiday e con sistematici raddoppi difensivi da parte degli avversari che gli hanno impedito di dire la sua.

 

Il numero 0 di Portland ha fatto registrare medie insolitamente basse per un giocatore del suo calibro, con appena 18.5 punti, 4.5 rimbalzi, 4.7 assist, 1.2 palle recuperate e 4 palle perse per gara col 35,2% dal campo (25/71) e il 30% da dietro l’arco (9/30), e non ha affatto nascosto la frustrazione al termine della quarta ed ultima gara della serie, in cui i Pelicans hanno archiviato la pratica Blazers: “Fa male chiudere la stagione in questo modo. Non pensavamo che le cose sarebbero andate così, mi riferisco soprattutto alle prime due partite giocate in casa nostra. I Pelicans hanno dimostrato di avere un’ottima organizzazione difensiva e sono stati bravi ad ingabbiarci, non avevamo visto niente di simile fino ad ora. Per loro tutto è andato nel verso giusto”, ha dichiarato in conferenza stampa nel post-partita.

 

Inutile dire che per lui si è trattato della peggior annata in carriera ai playoff, sia per le voci statistiche (su tutte media punti e percentuale dal campo) che per ciò che concerne l’atteggiamento e l’impatto avuto nel corso della serie. Lillard, infatti, si è trovato stretto nella morsa di Jrue Holiday e di una difesa dei Pelicans sempre solida e capace di tenere a bada il talento esplosivo del playmaker dei Blazers.