Nella notte Houston Rockets e Golden State Warriors si affronteranno in gara-1 delle finali di Conference, a tre anni di distanza dal confronto in cui la franchigia californiana si impose con un netto 4-1, conquistando poi l’anello contro i Cleveland Cavaliers di LeBron James.

Nel frattempo, i Warriors hanno consolidato sempre più il loro sistema, aggiungendo al già formidabile roster un fuoriclasse del calibro di Kevin Durant, mentre i Rockets si sono rinforzati con l’innesto di Chris Paul, arrivato in Texas per formare un duo atomico con James Harden. 

Tra i protagonisti più attesi, però, c’è anche e soprattutto Stephen Curry, tornato in campo nelle semifinali di Conference vinte per 4-1 contro i New Orleans Pelicans, dopo aver saltato le cinque del primo turno vinto col medesimo risultato contro i San Antonio Spurs. 

Il playmaker classe ‘88, due volte MVP della regular season e tra i principali fautori dei due titoli vinti negli ultimi tre anni dai suoi Golden State Warriors, ha speso parole al miele per Chris Paul, suo prossimo avversario nell’ultima tappa prima delle Finals. 

CP3, trascinatore dei Los Angeles Clippers, ultima squadra ad eliminare i Warriors in una serie di playoff, ed attuale punto fermo dei sorprendenti Rockets di Mike D’Antoni, ha spesso e volentieri messo in difficoltà Curry grazie alla sua capacità di farsi valere in fase difensiva.

“È un grande mentore”, ha dichiarato il numero 30 dei campioni in carica, riferendosi a quanto possa imparare prendendo esempio da un giocatore del calibro del classe ‘85 ex New Orleans Hornets, presidente dell’associazione giocatori e considerato uno dei playmaker più forti della lega. 

I due torneranno a sfidarsi nella notte ai playoff: a prescindere da come andrà a finire, di certo entrambi faranno di tutto per lasciare il segno e mettere in mostra il meglio del proprio repertorio cestistico pressoché infinito.