L’ormai imminente Draft, in programma nella notte tra domani e dopodomani al Barclays Center di Brooklyn, vedrà tra i suoi protagonisti numerose stelle destinate a lasciare il segno in NBA, tra cui Trae Young, spesso e volentieri paragonato a Stephen Curry e considerato da molti l’erede naturale del due volte MVP e tre volte campione NBA con i Golden State Warriors.

 

20 anni da compiere il prossimo 19 settembre, Young ha vinto la medaglia d’oro con la Nazionale statunitense Under-18 ai Mondiali di categoria tenutisi due anni fa in Cile ed è reduce da un’annata più che positiva con la maglia degli Oklahoma Sooners, con 24.7 punti, 3.9 rimbalzi, 8.7 assist e 1.7 palle recuperate in 32 presenze col 42,2% al tiro e il 36% da dietro l’arco.

 

Alla luce delle ottime prestazioni offerte al college, il playmaker recano classe ‘98 è ritenuto uno dei migliori prospetti del Draft 2018, in cui quasi sicuramente rientrerà tra le prime dieci scelte, difficilmente nella top-4. In ogni caso, Young sarà presto in NBA e già pregusta la sua carriera nella lega cestistica più importante al mondo.

 

L’ex point guard degli Oklahoma Sooners è uno specialista dalla lunga distanza ed è anche e soprattutto per questo che viene accostato a Steph Curry. Young non sembra essere affatto impensierito dalle responsabilità che un paragone del genere può comportare, tanto che vorrebbe sfidare sia Curry che il suo compagno di squadra Klay Thompson, i due migliori tiratori della lega, il primo vincitore del Three-Point Contest nel 2015, il secondo l’anno successivo e finalista lo scorso febbraio.

 

“Sarebbe una battaglia molto dura, non è facile battere due tiratori del calibro di Curry e Thompson, ma sento che ne uscirei vincitore”, ha dichiarato Trae Young, di certo non il primo tra i tanti talenti pronti ad entrare in NBA ad avere così tanta fiducia in sé stesso. Magari i tre avranno l’opportunità di sfidarsi in occasione di un Three-Point Contest: se così fosse, Young riuscirà nell’impresa di sconfiggere gli Splash Brothers?