Dopo anni di delusioni e innumerevoli fallimenti, Phoenix finalmente intravede la luce; gli anni del tanking sembrano finalmente finiti e i Playoff non sembrano più un lontano miraggio.  La stagione conclusa all’ultimo posto a Ovest e con il peggior record in NBA (21-61) hanno portato la dirigenza dei Suns a ragionare su come programmare l’immediato futuro, sfruttando in primis la scelta numero 1 al Draft 2018 e  un discreto spazio salariale disponibile per ampliare la rosa.

I Suns nella stagione 2018/2019 potranno vantare della presenza di DeAndre Ayton, scelta numero uno all’ultimo Draft e atleta dal futuro assicurato.  Il centro bahamense ha caratteristiche tecniche e fisiche uniche nel suo genere: 216 cm di altezza, una struttura muscolare più che sviluppata nonostante la giovane età, mani sensibili come se fosse una guardia e tantissimi margini di miglioramento che lo potrebbero rendere uno dei centri più dominanti della lega.  Attorno al talento di Ayton, Phoenix può contare sulla crescita dei suoi più luminosi giovani Devin Booker (destinato a essere una colonna del futuro dell’intera lega), Josh Jackson, Mikal Bridges e Marquese Chriss, tutti e 3 scelti nelle prime 10 dieci scelte ai loro rispettivi Draft.

I giovani su cui costruire le fondamenta della franchigia ci sono e il progetto ricorda tanto quello attuato da Philadelphia solo pochi anni fa, aggiudicandosi numerose scelte ai vari Draft e puntando sull’ingaggio dei migliori prospetti.  La gioventù però deve essere affiancata da giocatori d’esperienza capaci di crescere anche mentalmente gli atleti più acerbi, aiutandoli a inserirsi nel contesto NBA.  Ne sono un esempio la presenza in squadra di Tyson Chandler, campione con i Dallas Mavericks nel 2011 e l’innesto poche settimane fa del veterano Trevor Ariza dagli Houston Rockets.  Phoenix ha creduto nelle qualità ancora intatte del lungo anche ex Lakers: buon realizzatore dalla media e lunga distanza, ottimo difensore e tanta esperienza da tramandare ai vari giovani sopracitati.  Trevor ha dimostrato continuità di rendimento nel corso degli anni dimostrandosi ancora un ottimo innesto nonostante le 33 primavere.

Ayton sarà sicuramente un ottimo innesto, ma con punti di domanda sull’impatto iniziale nel mondo NBA, Ariza un ottimo “secondo/terzo violino”, Jackson e Chriss da valutare nel corso della stagione. L’unica certezza su cui i Suns possono contare è la presenza del fenomeno Devin Booker.  La guardia dei Suns nelle prime 3 stagioni ha saputo stupire chiunque: dal record di punti segnati in una singola partita ( 70 contro Boston), vincendo l’NBA Threepoint ShootOut nel 2017 e mantenendo prestazione e medie realizzative sorprendenti per un ragazzo classe 96.  La dirigenza lo ha blindato al massimo salariale, affidando a lui (e probabilmente a Ayton) il futuro della franchigia.

Phoenix potrà quindi schierare un quintetto iniziale formato da Devin BookerBrandon KnightTrevor ArizaMarquese Chriss e DeAndre Ayton, con Josh Jackson, Michael Bridges a uscire dalla panchina. Quintetto ancora acerbo per potersi guadagnare subito i Playoff (a Ovest la sfida Playoff è ogni anno sempre più agguerrita), ma dalla stagione 2019/2020 potremo probabilmente contare della franchigia dell’Arizona.  I tifosi dei Suns non vedono l’ora di tornare nell’olimpo del basket: sarà finalmente giunta la rinascita di Phoenix?