I giocatori che militano in NBA spesso e volentieri si mettono in mostra non soltanto per le loro gesta sul parquet, ma anche e soprattutto per le loro attività fuori dal campo, in particolare per il sostegno che danno ad associazioni benefiche ed altre nobili cause.

 

La lega a stelle e strisce, del resto, è attiva da sempre a sostegno delle minoranze e dei più deboli e fa dell’integrazione e del rifiuto di ogni forma di razzismo i propri punti di forza. In questo senso, menzione speciale per i fratelli spagnoli Pau e Marc Gasol, da anni rivali in NBA, attualmente in forza rispettivamente a San Antonio Spurs e Memphis Grizzlies, e molto attivi nel sociale.

 

I due centri iberici, infatti, hanno dato vita alla Gasol Foundation, nata per promuovere l’attività fisica e una sana alimentazione per i bambini obesi, al fine di ridurre l’obesità infantile e permettere ai più piccoli di avere un corretto stile di vita e crescere all’insegna dello sport e del buon cibo. Un’idea straordinaria per combattere una vera e propria patologia, i cui effetti spesso e volentieri vengono trascurati e sottovalutati.

 

Oltre a ciò, Marc Gasol – reduce da un’annata da 17.2 punti, 8.1 rimbalzi, 4.2 assist, 0.7 palle recuperate e 1.4 stoppate per gara in 73 presenze col 42% al tiro e il 34,1% da dietro l’arco – è da tempo sostenitore dell’attività umanitaria dell’organizzazione non governativa Proactiva open arms ed era presente sulla nave insieme ai soccorritori accolti per salvare le persone finite in mare dopo un naufragio in pieno Mediterraneo, a 80 miglia dalla Libia.

 

Il fratello minore di Pau, classe ‘85 ed approdato in NBA nel 2008, dopo essere stato selezionato dai Los Angeles Lakers al Draft 2007 con la quarantottesima scelta ed essere stato scambiato con i Memphis Grizzlies nell’ambito del passaggio del fratello maggiore classe ‘80 in gialloviola, si rende così protagonista di un gesto da applausi, per fortuna non una novità per un’atleta NBA.