Nonostante la mancata qualificazione dei suoi Detroit Pistons ai playoff (nono posto nella Eastern Conference con 39 vittorie e 43 sconfitte e secondo anno consecutivo senza post season), Andre Drummond ha vissuto l’ennesima stagione da incorniciare di una carriera che lo vede fare passi da gigante anno dopo anno.

 

Ormai consacratosi nella lega ed indubbiamente uno dei migliori nel suo ruolo, il possente centro classe ‘93 ha chiuso la regular season con medie di 15 punti, 16 rimbalzi, 3 assist, 1.5 palle recuperate e 1.6 stoppate, tirando col 53% dal campo e migliorando notevolmente dalla lunetta (dal 38,6% del 2016-2017 al 60,5% della stagione regolare conclusasi lo scorso aprile).

 

25 anni da compiere il prossimo 10 agosto, Drummond ha ancora ampi margini di miglioramento e non sembra certo intenzionato a porsi limiti. I Pistons, dal canto loro, hanno intenzione di tornare in breve tempo ad alti livelli, ecco perché lo scorso febbraio si sono assicurati Blake Griffin, con cui lo stesso Drummond forma una delle coppie di lunghi più devastanti della lega. 

 

L’attuale numero 0 di Detroit, legato alla franchigia del Michigan da un quinquennale al massimo salariale firmato nel 2016 e che quindi ha ancora tre anni di contratto a 81,2 milioni (con player option per il 2020-2021), ha dimostrato di essere in grado di tenere testa a giocatori del calibro di – tra i tanti – DeMarcus Cousins, Joel Embiid, Clint Capela, Dwight Howard, DeAndre Jordan e Steven Adams.

 

Secondo molti, quest’ultimo sarebbe penalizzato dallo stile di gioco del leader e principale punto di riferimento degli Oklahoma City Thunder Russell Westbrook, che ne limiterebbe il potenziale e l’esplosività, tanto che giocando in un’altra squadra il classe ‘93 neozelandese sarebbe il leader della classifica di rimbalzi catturati per partita. 

 

Drummond, per la seconda volta miglior rimbalzista in carriera (2015-2016 e 2017-2018), ha risposto in maniera piuttosto inequivocabile. “Non avrebbe alcuna possibilità”, ha dichiarato il centro dei Detroit Pistons, ormai sempre più sicuro dei propri mezzi fisici e tecnici e consapevole del fatto che il numero 12 di OKC dovrebbe vedersela con lui per il primato nella classifica dei migliori rimbalzisti.