Dopo aver messo a segno il colpaccio LeBron James e i tanti rinforzi seguiti alla firma del migliore al mondo nativo di Akron (JaVale McGee, Lance Stephenson, Rajon Rondo e Michael Beasley, oltre al rinnovo di Kentavious Caldwell-Pope), i Los Angeles Lakers sono pronti a tornare a competere ad alti livelli nella lega, con l’obiettivo di lottare per le zone alte della Western Conference e dire la propria ai playoff, cui non approdano addirittura dal 2012-2013.

 

Negli ultimi cinque anni, infatti, i gialloviola non sono mai riusciti ad abbandonare i bassifondi della Western Conference. La situazione è peggiorata notevolmente col ritiro di Kobe Bryant, avvenuto al termine della stagione regolare 2015-2016. Perso il proprio uomo franchigia e principale punto di riferimento, i Lakers hanno dovuto inevitabilmente iniziare un processo di ricostruzione abbastanza netto, puntando su tanti giovani talenti pescati al Draft, tra cui Brandon Ingram (seconda scelta assoluta nel 2016), Lonzo Ball (seconda scelta al primo giro nel 2017), Kyle Kuzma (ventisettesima scelta al primo turno nel 2017) e Josh Hart (trentesima scelta nel 2017). 

 

L’obiettivo dei gialloviola è tornare ad essere la prima squadra di Los Angeles, anche perché, se è vero che in quanto a trofei vinti e tradizione alle spalle i Lakers non hanno nulla da invidiare ai loro rivali cittadini dei Clippers, essendo la seconda squadra per titoli vinti nella storia (16, uno in meno dei Boston Celtics), è pur vero che negli ultimi anni la squadra di coach Luke Walton si è ritrovata sempre più ai margini della lega, costretta ad assistere alle partecipazioni ai playoff dei Clippers trascinati da Chris Paul, Blake Griffin, DeAndre Jordan e Jamal Crawford. 

 

Nella stagione da poco conclusasi, entrambe le squadre non sono riuscite ad accedere alla post season e, con la firma di LeBron James, i Lakers sembrano destinati a riprendersi il primato cittadino. Non sembra molto convinto in merito, però, Lou Williams, sesto uomo dei Clippers che nella prima parte di stagione regolare 2016-2017 ha indossato anche la maglia dei Lakers. 

 

Recentemente premiato con il riconoscimento di Sixth Man of the Year per la seconda volta in carriera, Sweet Lou ha stuzzicato i Lakers: “Siamo ancora noi la prima squadra di Los Angeles, starà a loro dimostrare il contrario. Fin quando non lo faranno, le cose non cambieranno”, ha dichiarato l’ex guardia di Philadelphia, Toronto e Houston, che va dunque controcorrente. I Lakers raccoglieranno il guanto di sfida?