Reduce da un’annata più complicata del previsto, con un infortunio che gli ha impedito di prendere parte all’All-Star Game e gli ha permesso di rientrare in campo appena in tempo per i playoff, con i suoi Washington Wizards piazzatosi ottavi ad Est (43 vittorie e 39 sconfitte in regular season) ed eliminati al primo turno dai Toronto Raptors (4-2), John Wall è pronto per la nuova stagione.

 

Il playmaker classe ‘90, selezionato con la prima scelta assoluta al Draft 2010 dai Washington Wizards, ha fatto registrare medie di 19.4 punti, 3.7 rimbalzi, 9.6 assist, 1.4 palle recuperate e 1.1 stoppate per gara col 42% dal campo e il 37,1% da dietro l’arco in 41 presenze in stagione regolare e 26 punti, 5.7 rimbalzi, 11.5 assist, 2.3 palle recuperate e 1.3 stoppate per partita col 44,1% al tiro ed appena il 19% da tre in post season. 

 

Al termine di una stagione piuttosto fallimentare per i Maghi, la squadra della capitale a stelle e strisce ha deciso di recitare un ruolo importante in free agency, assicurandosi le firme dei free agents Dwight Howard e Jeff Green e prelevando Austin Rivers dai Los Angeles Clippers in cambio di Marcin Gortat (quest’ultimo aveva un rapporto tutt’altro che sereno con lo stesso Wall).

 

Anche e soprattutto nella prossima stagione, la franchigia guidata da coach Scott Brooks riporrà gran parte delle proprie speranze in John Wall, che punta a ritrovare la continuità di rendimento e in particolar modo d’impiego, quella che tanto gli è mancata lo scorso anno, in seguito ad un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori per due mesi, da fine gennaio a fine marzo. 

 

La point guard nativa di Raleigh ha una grandissima consapevolezza nei propri mezzi tecnici e fisici (più i primi che i secondi) e non ci sta a trascorrere un’altra annata per lo più a guardare gli altri giocare (tra regular season e playoff, di fatto, non aveva mai giocato così poco). Dopo aver espresso la propria fiducia in merito ai nuovi arrivati in quel di Washington, Wall ha recentemente detto la sua sui suoi obiettivi.

 

“In molti non mi considerano una delle migliori cinque point guards della lega. Nessun problema per me, è un’ottima fonte di motivazione per me stesso e per la nostra squadra. Il mio obiettivo è lottare per l’MVP e vincerlo”, ha dichiarato il numero 2 dei Wizards in merito al fatto che sia uno dei giocatori più sottovalutati della lega più spettacolare e seguita al mondo.

 

Il prodotto di Kentucky ha poi parlato dei risultati della sua squadra: “Quando non eravamo sotto i riflettori e avevamo scarsa considerazione, abbiamo regalato tante sorprese e mostrato ciò di cui eravamo capaci. Appena le aspettative nei nostri confronti sono aumentate, non siamo riusciti a rispettare le attese.”